Da Avvenire del 31/03/2018.
Un episodio di mancata attenzione di un medico verso una donna incinta in un ospedale pubblico pachistano si è trasformato in una aggressione violenta e nella morte di un cristiano fratello della donna.
L’uomo, Sunil Saleem, il 26 marzo aveva cercato di sostenere la sorella nel cercare di ottenere dalla ginecologa di guardia una visita ritenuta urgente dato la gravidanza al nono mese. Invece è stato aggredito con alcuni congiunti daguardie del Services Hospital di Lahore, infermieri e alcuni giovani medici che l’hanno ridotto in fin di vita. Solo dopo ore passate in una stanza da solo è stato sottoposto a terapia intensiva ma è deceduto. A raccontare la vicenda, la sorella Mehwish, che ha anche confermato come a «incentivare l’aggressione, sia stata la vista da parte del personale della croce che lei porta al collo».
Le responsabilità della ginecologa sono espresse nella denuncia della famigliache ha portato la polizia a registrare l’accusa di omicidio contro almeno cinque medici, 20 guardie e 10 infermieri Mercoledì, centinaia di cristiani hanno manifestato davanti al Club della stampa del capoluogo provinciale Lahore, chiedendo azioni concrete contro i responsabili dell’ospedale, che a loro volta hanno sporto denuncia contro la famiglia della vittima per avere ferito un uomo della sicurezza.