
2. In coerenza con l’insegnamento di Papa Francesco, siamo ben consapevoli che leggere quanto accade oggi usando la categoria della guerra fra religioni è fuorviante: non solo perché riconosce la qualifica religiosa a una serie di atti criminali che ne sono la tragica antitesi, ma perché si inserisce nello schema teorizzato dai proclami dell’IS, secondo cui quest’ultimo guida la ricomposizione del “Califfato” contro i c.d. crociati, inserendo in tale denominazione tutti gli occidentali. Siamo ben consapevoli che la guerra in atto non è tra fedeli dell’Islam e “crociati“, e che l’ultimo errore da compiere è assecondare una propaganda che invece attrae e aggrega proprio fondandosi su questa divaricazione, spingendo poi a compiere attentati chi condivide questa contrapposizione.