Di Andrea Morigi da Libero del 10/07/2019. Foto redazionale.
Lunedì mattina, chi apriva il Corriere della Sera a p. 9 scopriva che «Alexis Tsipras ha perso la maggioranza, ma non è un politico sconfitto». Anzi, in Grecia «l’età delle rivolte è finita, ma la corsa dell’ancora giovane Alexis Tsipras continua». Sarà questo il motivo per il quale il giorno precedente, a urne ancora aperte, il quotidiano di via Solferino aveva tolto dal proprio sito internet un’intervista a Kyriakos Mistsotakis?
Sì, adesso è lui, il candidato del centrodestra, ad aver giurato, come nuovo primo ministro della Grecia, sulla Bibbia, davanti all’arcivescovo ortodosso di Atene, Geronimo II. Invece il leader di Syriza aveva preferito una cerimonia laica. Forse è per questo che si auspica che arrivi presto il suo momento: «Aspettate, Tsipras ritornerà», spiega, sempre al Corriere, l’84enne deputato di sinistra Vassilis Vassilikos, che confida sulla rinascita dell’ ancora giovane ex premier.
Visto come la pensano i saggi interpellati dalla stampa mainstream, non poteva mancare sul Fatto Quotidiano l’opinione della fondatrice del manifesto Luciana Castellina, la quale, alla soglia dei novant’anni, provvede a informarci che quella di Tsipras «non è una sconfitta: Alexis ha retto all’urto».
Infatti «Syriza resta il primo partito di sinistra in Europa». L’intervistatore tenta di riportarla alla realtà, evocando per ben due volte la «sconfitta», ma l’ex eurodeputata non glielo concede. Del resto, «se la realtà non coincide con la teoria, tanto peggio per la realtà», sosteneva il filosofo tedesco Friedrich Wilhelm Hegel.