
COMUNICATO STAMPA
Famiglie per il NO a Verona. Gandolfini: “Il nostro NO alla deriva centralista è la logica risposta alle politiche del governo” – “Nessuna vendetta, Renzi ha ancora un settimana per incontrarci”
Oggi a Verona migliaia di famiglie cattoliche attente al bene comune hanno affermato e motivato il loro NO alla riforma costituzionale Renzi/Boschi. Il movimento che sostiene il Comitato famiglie per il No vuole fermare la deriva centralista che l’attuale governo sta promuovendo. “L’accentramento del potere in un’unica direzione nega di fatto la democrazia e il bilanciamento dei poteri. L’annullamento dei corpi intermedi, primo fra tutti la famiglia, allontana la partecipazione del popolo alle decisioni che lo riguardano”, ha detto dal palco piazza della Cittadella il presidente del Comitato promotore del Family day, Massimo Gandolfini.
“Renzi ci ha sfidato, dicendo che sarebbe andato nelle parrocchie di tutta Italia a spiegare le ragioni della riforma – ha proseguito Gandolfini -. Noi ci siamo andati veramente, organizzando centinaia di incontri ma non abbiamo visto il premier”.
“Il nuovo assetto istituzionale, anche a causa alle riforma elettorale, accentra il potere nella figura del premier e verrà utilizzato, come dicono pubblicamente i vertici del Pd, per completare la trasformazione del tessuto sociale italiano – ha aggiunto Gandolfini. Le unioni civili sono infatti solo il capo fila di una politica tesa all’approvazione delle adozioni per tutti; del suicidio assistito; dell’estensione della procreazione artificiale a coppie gay e single; della regolamentazione dell’utero in affitto, delle leggi liberticide sulla omo-fobia e della legalizzazione delle droghe”.
“Quindi – ha detto ancora Gandolfini – la decisione di votare NO non è una vendetta, ma la logica conseguenza davanti ad un governo che ha portato avanti a colpi di fiducia leggi contro la vita e la famiglia e tramite una riforma che indebolisce la rappresentanza popolare vuole riscrivere l’antropologia della società italiana”.
“Renzi hai ancora di una settimana di tempo per incontrarci in un confronto pubblico! Noi siamo disponibili sai dove trovarci”, ha concluso Massimo Gandolfini.
Roma, 26 Novembre 2016