« Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’”. Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose » (Mc 6,30-34).
Riposarsi è importante. Un riposo che va inteso in modo molto concreto: riposo – insieme – del corpo e dello spirito. Come riposare lo spirito? Non “non facendo niente”, perché il far niente è tutt’altro che riposante, ma “stando con Lui”.
La preghiera profonda, la preghiera del cuore è la chiave del riposo spirituale vero. È una anticipazione del riposo definitivo nella Terra Promessa, è il modo più vero di ritemprare le forze. Sempre però rifuggendo da ogni egoismo… Con la disponibilità cioè ad essere “disturbati” dall’improvviso e inaspettato bisogno degli altri. Pregate, pregate, pregate!; fate in modo che la preghiera diventi per voi gioia…