«E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: “Tutti ti cercano!”. Egli disse loro: “Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!”. E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni » (Mc 1,29-39).
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Il primo esorcismo (Mc 1,23-27) è immediatamente seguito dalla prima guarigione. Esorcismi e guarigioni non accompagnano casualmente l’insegnamento di Gesù. Gesù annuncia l’avvento del Regno, che è già presente nella sua stessa persona. I segni inequivocabili del suo avvento sono proprio costituiti dall’affermarsi dell’autorità di Dio che sconfigge ed esautora il potere del maligno e contemporaneamente guarisce l’uomo dalle sue infermità.
Sta il fatto, in cui dobbiamo vedere uno stretto legame teologico, che nel ministero di Gesù, nel conseguente ministero degli Apostoli e dunque nel ministero della Chiesa, l’annuncio della Verità del Vangelo, il potere esorcistico nei confronti delle forze del male e la cura dei malati sono così intrecciate da non potersi adeguatamente separare. Dopo una giornata di predicazione, di guarigioni e di esorcismi Gesù doveva essere sfinito, eppure al mattino si sveglia prestissimo.
Marco allinea qui tre avverbi: prôῒ (all’alba), énnycha (ancora notte), lían (molto presto) per indicare l’inizio della preghiera mattutina di Gesù. La sua preghiera precedeva ogni altra azione. E non era solo un fatto cronologico: essa ne era la sorgente profonda. Così deve essere per noi. Incominciamo la nostra giornata con la preghiera, ne sperimenteremo ben presto gli effetti che non esito a definire “miracolosi”.
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Il Santo del giorno: San Marcello I, Papa