« Anzi, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti. Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù » (Fil 3,8-14).
Come si fa a considerare ‘spazzatura’ [σκύβαλον: alla lettera ‘ciò che si butta ai cani’] tante cose belle e molto piacevoli che incontriamo intorno a noi? Dobbiamo stare attenti all’ordine delle cose, come ci è presentato da san Paolo. Il punto di partenza, il ‘motivo’, cioè ciò che muove, è la sublimità della conoscenza di Cristo Gesù. È alla luce di questa conoscenza (una conoscenza che è insieme – ebraicamente – amore) che posso disprezzare le altre cose. Ogni rinuncia suppone una preferenza. È l’amore di Gesù il principio e il fondamento che mi permette di appiccicare il cartellino del prezzo su ogni cosa…
Ecco il primato della fede e della fede in atto che è la preghiera. Solo se consapevolmente mi lascio affascinare da Gesù riesco a mettere ordine, a non dare più valore ad altre cose. Non perché non sono belle e affascinanti: ma perché il mio cuore è ormai pieno e donato. Ecco perché la preghiera, quando è vera, fa paura… « Non abbiate paura di Cristo! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo! » (san Giovanni Paolo II). Lui « non vi toglie niente, ma vi dà tutto » (Benedetto XVI).
Come non ci toglie niente, ci hai appena detto che dobbiamo considerare spazzatura tante cose belle e piacevoli, a cui siamo terribilmente attaccati… Se impari a conoscerlo, comprendi che in lui trovi tutto e che – in fondo – non ti toglie proprio niente. Ma ci sono delle cose, anzi delle persone, che devo amare di un amore esclusivo! Amale in Cristo, amale con l’amore che Lui ti dona e le amerai veramente e completamente. Soprattutto non farai mai a loro del male con il tuo egoismo, con la tua gelosia e la tua possessività.
Il Santo del giorno: San Giovanni Battista de La Salle, sacerdote