« Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: “Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo”. Quelli dissero: “Fa’ pure come hai detto”. Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: “Presto, tre sea [סְאָה unità di misura ebraica per cereali che corrisponde a circa 12 litri] di fior di farina, ijmpastala e fanne focacce”. All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono. Poi gli dissero: “Dov’è Sara, tua moglie?”. Rispose: “È là nella tenda”. Riprese: “Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio” » (Gen 18,1-10a).
I tre uomini (tre angeli, Dio stesso) che appaiono ad Abramo alle querce di Mamre vengono da lui ospitati e rifocillati. A tavola gli rivolgono la parola (secondo il galateo ebraico non si parla all’ospite che mangia per non disturbarlo e Abramo lo rispetta) e gli promettono il figlio tanto desiderato e tanto atteso. Sara di nascosto, in un’altra parte della tenda separata da un velo, ascolta… e ride.
Ha riso Sara perché non ha creduto ad una promessa così inverosimile: lei vecchia e vecchio il marito, come pensare ancora ad una maternità? Aveva riso a suo tempo Abramo: «si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: “Ad uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all’età di novanta anni potrà partorire?”» (17,17).
Ora ride Dio: il nome Isaccosottintende infatti un soggetto e questi non può essere che Dio: Dio-ride. La tradizione ebraica distingueva il riso di Sara, un riso di incredulità, dal riso di Abramo, un riso di gioia e quindi di fede… Gesù si rifà a questa tradizione quando dice: «Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò» (Gv 8,56).
Nella sua discendenza infatti il patriarca intravide il compimento delle promesse di Dio, cioè il dono del Messia.
Il Santo del giorno: San Lorenzo da Brindisi, Sacerdote e dottore della Chiesa