« Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me » (Gal 2,19-20).
Quello che la luce della nostra mente capisce non lo dobbiamo contraddire, ma aprire ad una Ragione più alta e profonda. Quello che il nostro cuore desidera, non lo dobbiamo contraddire ma lasciare che sia coinvolto in un desiderio ed un amore più grande ed infinito.
Se il nostro cuore ci rimprovera il peccato, dobbiamo guardare al vero serpente innalzato sull’asta della Croce che ci ama e ci ottiene il perdono e la misericordia. « In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo mondo [di tutti i tipi: tempo, capacità, intelligenza… Non pensiamo solo ai soldi!] e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di Dio?
Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità. In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa » (1Gv 3,16-20).
Non dobbiamo avere paura di essere trascinati in una corrente di amore che ci porta lontano lontano fin dentro il mistero della vita intima di Dio, ci fa amare il nostro prossimo e ci fa dimenticare i nostri comodi e i nostri propri interessi.
Il Santo del giorno: Santa Brigida di Svezia, religiosa e fondatrice