« Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria. Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria; a motivo di queste cose l’ira di Dio viene su coloro che gli disobbediscono. Anche voi un tempo eravate così, quando vivevate in questi vizi. Ora invece gettate via anche voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca. Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti » (Col 3,1-11).
«È una ineffabile realtà questa: ascese sopra tutti i cieli ed è vicinissimo a coloro che si trovano ancora sulla terra» (Sant’Agostino, Disc. 171). Paradosso: allontanandosi in Dio si è fatto ancor più vicino agli uomini… Gesù salendo al cielo e sedendo alla destra di Dio è entrato, per così dire, nella stanza dei bottoni. Ormai abbiamo un nostro fratello (Gesù è vero uomo), che ci ama (ha dato la sua vita per noi) e ci è vicinissimo (abita, mediante la fede, nei nostri cuori: Ef 4,17) che si è seduto sul trono di Dio. Possiamo ormai dire – senza nessuna presunzione – a chi ci minaccia: “tu non sai chi sono io! guarda che ho degli amici molto in alto…”.
Il Santo del giorno: Santi Proto e Giacinto, martiri