« Mentre diceva questo, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: “Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!”. Ma egli disse: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!” » (Lc 11,27-28).
Davanti alla persona di Gesù le folle e i discepoli erano presi da un grande stupore. Qualche volta questo stupore prorompeva in esclamazioni spontanee e ingenue, ma non per questo meno vere, come quando una donna un giorno gridò: « Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato! ».
Lo stupore nasceva dalla bellezza e dalla potenza delle sue parole, dalla sovranità sulle cose e sulle malattie che dimostrava con i suoi miracoli, dall’autorità che aveva sulle forze del male, dalla sua bontà, dal suo portamento, dai suoi gesti… Toccò il culmine quando, alcuni – i prediletti –, poterono assistere allo sconvolgente spettacolo di una luce soprannaturale e quindi indescrivibile che, per così dire, “filtrava” attraverso la sua carne e ne rivelava la sua divinità: la “trasfigurazione” (cfr. Mt 17,1-13; Mc 9,2-13; Lc 9,28-36).
Se noi accogliamo con la mente e con il cuore la parola di Dio – la tratteniamo in noi (la teniamo nel nostro cuore come in una “prigione” φυλάσσοντες) – lei ci trasforma in Lui
Il Santo del giorno: San Serafino