« Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco » (Gv 14,27-31a).
Abitando in noi, con il Padre in virtù dello Spirito Santo, Gesù ci dona la sua Pace (Shalom – שָׁלוֹם: pace, dal verbo שָׁלַם – shalam, essere in uno stato di completezza e di perfezione), quella benedizione di riconciliazione con Dio che è conferita nel momento conclusivo della salvezza di cui hanno parlato i profeti (cfr. Is 52,7; 54,10-13; Ger 33,6-9; Zac 9,10).
La pace di Gesù è frutto della sua relazione di amore con il Padre in cui lui ci vuol far entrare. È una pace soprannaturale che nasce da un amore totale, dimentico di sé, per il Padre; essa è diversa dalla pace fittizia che dà il mondo, che nasce dal soddisfacimento del nostro egoismo e dalla dimenticanza e dal rifiuto pratico di Dio. Riempiendo il proprio Io l’uomo si illude di soddisfare la sua fame di infinito…
In questa parola “Pace” è racchiuso il mistero di quella felicità che tutti cerchiamo e non troviamo nella misura in cui rimaniamo prigionieri del nostro Io. Affidiamoci alla Regina della Pace perché ci aiuti ad aprire i nostri cuori a Gesù, a trovare in lui e con lui la Pace, a far sì che la nostra anima diventi quel meraviglioso paradiso per cui è stata creata.
Il Santo del giorno: San Pancrazio, martire