« Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà » (Gv 16,12-15).
La fede cristiana […] non è una “religione del Libro”. Se tutto si riduce ad un libro, tutto rimane quello che è. Ma se il rapporto è con una persona, allora il discorso cambia. Il rapporto con questa persona è tutta la mia vita, non un rapporto con un testo. Il testo è importante e caro perché mi aiuta in modo decisivo nel mio rapporto con questa Persona.
Quando leggo la Bibbia è Gesù che mi parla, dunque la Bibbia rende concreto il mio colloquio con Dio. E io ho bisogno di parlare con Gesù. Per questo, quando leggiamo la Bibbia è bene incominciare con un atto di adorazione, che può essere un bacio. Cosa significa “Dio è amore”? S. Giovanni non dice “Dio ama”, ma “Dio è amore”.
Se l’amore è donare, per amare bisogna essere almeno in due. Ma non si potrebbe dire che ama perché ama noi? No!: allora non sarebbe amore ma sarebbe diventato amore. Avrebbe dovuto creare per diventare amore. Per essere amore da sempre, vuol dire che da sempre ci sono in lui delle persone.
Se Dio è uno e trino la prospettiva cambia: all’origine e al fondamento di tutto c’è l’amore, tutto viene dall’amore e tutto va verso l’amore. Questa grazia la possiamo purtroppo abbandonare e bestemmiare, chiamando amore l’egoismo e la ricerca sfrenata del piacere.
Oppure possiamo ascoltare l’invito di Maria che ci dice ripetutamente: aprite il vostro cuore a mio figlio Gesù, date a lui le vostre miserie, le vostre meschinità, i vostri peccati. Accogliete il suo perdono. Lasciatevi amare da lui! Diventerete capaci di amare a vostra volta e l’Amore di Dio, che ha creato il mondo, lo guarirà e lo trasformerà.
Il Santo del giorno: San Bernardino da Siena