« Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio. Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voi. E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere l’eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati. Non ho desiderato né argento né oro né il vestito di nessuno. Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani. In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: “Si è più beati nel dare che nel ricevere!””. Dopo aver detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. Tutti scoppiarono in pianto e, gettandosi al collo di Paolo, lo baciavano, addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla nave » (At 20,28-38).
Gli apostoli lasciarono ai loro immediati cooperatori l’incarico di completare e consolidare l’opera da essi incominciata, raccomandando loro di attendere a tutto il gregge, nel quale lo Spirito Santo li aveva posti per pascere la Chiesa. Ora l’apostolo è il vescovo.
Solo l’unione viva, pratica, effettiva con il vescovo è il criterio autentico e unico che l’azione compiuta a favore dei fratelli è costruttiva di bene. È questo criterio che smaschera chi non ama; chi ama infatti vuol essere sicuro di fare il bene e di farlo bene; questa sicurezza c’è solo nell’unione con l’apostolo, il vescovo.
Obbedire, infatti, vuol dire camminare insieme. Nel corpo mistico di Cristo l’obbedienza è il massimo della libertà. Se io voglio essere ciò che devo essere, allora mettendomi al giusto posto divento quello che dovrei. Sei fatto per portare avanti un cammino assieme agli altri: hai bisogno degli altri e gli altri hanno bisogno di te! Se ti interessa la costruzione della Chiesa cammina con la Chiesa e abbi coscienza della Chiesa.
È la tua libertà che ti chiede questo perché tu coscientemente hai aderito per costruire l’unico bene che c’è su questa terra che è la Chiesa santa di Dio per la salvezza dell’uomo.
Il Santo del giorno: SANT’AGOSTINO DI CANTERBURY