« Sarà famosa tra le genti la loro stirpe, la loro discendenza in mezzo ai popoli. Coloro che li vedranno riconosceranno che essi sono la stirpe benedetta dal Signore. Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli. Poiché, come la terra produce i suoi germogli e come un giardino fa germogliare i suoi semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le genti » (Is 61,9-11).
Dio Padre manda il suo Figlio, ma ne prepara l’accoglienza. L’Alleanza nuova è resa così indistruttibile. Maria è il vero Israele, la risposta vera e perfetta che Dio aspettava da sempre. A poco sarebbe valsa la Rivelazione e la Redenzione se essa non fosse stata accolta. Dio si rivela inviando Gesù, ma ne prepara anche l’accoglienza.
Tutta la vicenda terrena di Gesù è stata un dialogo continuo con la Madre. Cor ad Cor loquitur (cfr. Os 2,16). Maria non emerge ma è sempre presente. È la prima ad accogliere Gesù, perché è per mezzo di Lei che Lui viene, attraverso l’accoglienza nel suo Cuore di quella Parola che Lui da sempre è. Maria lo porta nel grembo e per prima “sente” la sua presenza, come una madre gestante sente i primi sgambettii del frutto delle sue viscere…
Maria accompagna tutta la vicenda di Gesù con la sua attenzione e la sua fede: « Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore » (Lc 2,19.51). Lo accompagna fin sotto la Croce dove non solo “compatisce”, ma condivide fino in fondo l’intenzione di salvezza del suo gesto. Lo incontra per prima Risorto.
Non è infatti del gruppo delle pie donne che vanno al sepolcro per completare la sepoltura: Lei non cerca il Vivo tra i morti. Lei prepara la Chiesa all’accoglienza dello Spirito e all’esplosione della sua evangelizzazione (cfr. At 1,14). Essa stessa è la Chiesa in quanto suo membro eminente e in certi momenti esclusivo. All’inizio quando solo Lei sa della presenza del Salvatore nel suo grembo e già si è stabilito il dialogo di fede e di amore tra Lei e il suo Gesù.
Secondo la tradizione orientale Lei è la prima a chiamarlo per nome e colei che dà inizio alla preghiera del cuore: «Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me». Alla fine quando tutti disperano, Lei sola rimane ferma nella fede. Lei è il simbolo reale della Chiesa. Nel dialogo tra Maria e Gesù dobbiamo leggere il dialogo tra la chiesa e Gesù. Un dialogo nella sua essenza indistruttibile e quindi infallibile.
Il rapporto con Gesù non lo inventa il singolo, ma il singolo per grazia è introdotto in questo rapporto attraverso il battesimo.
Il Santo del giorno: San Gobano