« Ora, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede. Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini. Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti » (1Cor 15,12-20).
Che cosa vuol dire credere che Gesù è risorto? Alfred Loisy (1857-1940), l’esponente più significativo di quella corrente teologica conosciuta con il nome di “modernismo” – che san Pio X ha condannato all’inizio del secolo scorso come una eresia, anzi, come la sintesi di tutte le eresie – , scriveva in uno dei suoi libri più significativi che «La resurrezione di Cristo non è un fatto di ordine propriamente storico» (Autour d’un petit livre, p. VIII).
Loisy si stupisce che i suoi libri sono condannati e proibiti da tanti vescovi, i più importanti della Francia. Lui in fondo scrive solo da scienziato e da storico e la storia rispetto alla fede è tutt’altra cosa. Il suo stupore si condensa in questa frase: la resurrezione non ha propriamente a che fare con la storia… Credo che in quell’affermazione stia la vera essenza del modernismo.
Oggi va di moda dire che san Pio X ha commesso un grave errore nel combatterlo, mentre in realtà è proprio vero il contrario: così facendo ha salvato la Chiesa e ha corrisposto in modo eroico alla sua vocazione di successore di Pietro. Nella terribile lotta contro questa eresia è rimasta coinvolta anche qualche persona che non c’entrava e che poi si è avuto modo di “riabilitare”, ma lamentarsene troppo avrebbe la stessa logica di quella signora che protestava con i pompieri, dopo che gli avevano salvato la casa dall’incendio, perché la sua tappezzeria era rimasta rovinata dagli spruzzi dei loro idranti…
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