« E andarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: “Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti”. Ma egli rispose loro: “Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” » (Lc 8,19-21).
La situazione di Maria, che deve fare la fila per parlare con il suo figliolo e che riceve una risposta apparentemente così sgarbata (cfr. anche Gv 2,4) è molto significativa: essa vive tutto con una fede umile, rispettosa e intelligente.
Cerca di capire secondo il suo stile: « Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore » (Lc 2,19). Essere devoti di Maria vuol dire soprattutto far proprio, con coraggio, il suo stile. Anche la Chiesa (che fa tutt’uno con Gesù) in certi momenti ci può sorprendere e perfino scandalizzare.
Il vero figlio di Maria, si astiene però da ogni giudizio avventato; sta invece a guardare tutto con fede e quindi con grande attenzione. Riflette su quanto succede e, collegando nel suo cuore gli eventi presenti tra di loro e con quelli passati, cerca umilmente di capire. Perché vuole capire? Per un unico scopo: per unire liberamente e consapevolmente la sua volontà alla volontà di Dio: « Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica ».
Qui Gesù infatti, attraverso delle affermazioni sorprendenti, trasmette un insegnamento fondamentale: la Chiesa che sta fondando non è una associazione qualunque: è una famiglia, la famiglia di Dio.
Come sempre l’insegnamento del Signore costringe ad un passaggio di livello. Il rapporto che lo lega con ogni suo membro supera (non nega…) il rapporto più stretto a livello naturale e umano, quello della famiglia di sangue. Maria anziché umiliata è esaltata: lei è madre, non tanto per il sangue, ma per la sua fede viva.
Il Santo del giorno: San Maurizio, Candido, Essuperio, Vittore e compagni, martiri della legione Tebea