« Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi! » (Fil 4,6-9).
Un autore bizantino identifica cinque tappe della tentazione: suggestione, colloquio, lotta, consenso, passione. Luigi camminando trova un bel portafoglio di pelle. Lo raccoglie e lo apre: dentro non ci sono documenti, ma solo un bel bigliettone da cinquecento euro. Gli viene un pensiero (suggestione): ‘potresti tenerlo, ti ricordi quella bella canna da pesca che costa proprio cinquecento euro…’ Luigi è una persona onesta: ‘una cosa del genere non la farò mai! Vado subito all’ufficio oggetti smarriti a consegnarlo’.
Poi però pensa: ‘certamente non lo farò mai, ma che male c’è a pensarci un po’?’ (colloquio). ‘Potrei comprarmi quella bella canna a cui ho fatto la corte da tempo… È solo un pensiero, intendiamoci, una cosa del genere io non la farò mai. Ci ‘pensicchio’ solo un po’. Ma poi, in fin dei conti, chi l’ha perso è proprio un stupido, potrei anche tenerlo… No assolutamente!, ma sì potrei… Lo tengo o non lo tengo, non lo tengo o lo tengo’ (lotta)…
Luigi comincia a sudare e a star male. Dopo un po’ gli viene pure il mal di testa. La confusione (qualcuno propone di tradurre peirasmós con confusione) cresce fino al punto che Luigi incomincia a pensare che ormai il peccato è fatto… ‘Ci ho pensato troppo, tanto vale farlo del tutto’ (consenso).
Appena decide è preso da una terribile frenesia (passione) per cui corre a perdifiato fino al negozio di articoli sportivi e arriva appena in tempo a fermare il padrone che sta abbassando la seracinesca e compra subito la canna. Il giorno dopo è già sulla riva del lago a pescare e gli viene un pensiero: ‘complimenti, siamo diventati ladri’ (suggestione), ‘ma non sono un ladro, mi sono solo tenuto un oggetto smarrito’ (colloquio), ‘beh se sei ladro, tanto vale farlo per davvero…
No mai!, però…’ (lotta), ‘ormai effettivamente lo sono già diventato, quindi’ (consenso), ‘tanto vale che lo faccia con un po’ di professionalità’ (passione). Vuoi conservare la gioia? Sii umile e non discutere mai con il demonio, appena ti rendi conti che un pensiero non viene da Dio non entrare nella tentazione, ma rivolgiti al Padre che sta nei cieli e in lui troverai la forza di non seguire chi ti vuole sedurre e portar via dalla gioia di Dio.
Il Santo del giorno: San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia