« Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni. Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto, l’ignominia del suo popolo farà scomparire da tutta la terra, poiché il Signore ha parlato. E si dirà in quel giorno: “Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse. Questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza, poiché la mano del Signore si poserà su questo monte” » (Is 25,6-10a).
La salvezza di Dio è la vita stessa di Gesù che noi siamo chiamati a desiderare, accogliere e ri-vivere nella nostra vita e mediante la nostra vita. Questo è il senso del libro divino, la Bibbia, che dovrebbe diventare il libro della nostra vita.
Come capire la Bibbia? La Scrittura è memoria scritta di una storia della salvezza in cui Dio interviene nella storia e stabilisce con l’uomo un colloquio che ha come fine di salvarlo. Cioè di coinvolgerlo nella sua vita divina, il suo “colloquio eterno”.
Ogni volta che prego, prima di tutto ascolto e allora “succede” la Rivelazione. Dio mi parla. Per questo ci vuole: una uscita da sé (esodo); il deserto: silenzio; esercizio della memoria: pongo nel cuore le verità che mi vengono proposte, “faccio scendere la mente nel cuore”; uso dell’intelligenza: sono aiutato a confrontare e collegare le verità così ri-cordate tra di loro, con la mia vita e lo scopo della mia vita, « Maria, da parte sua, serbava [συνετήρει – διετήρει] tutte queste cose meditandole [συμβάλλουσα] nel suo cuore » (Lc 2,19-51); esercizio della volontà, cioè della libertà: nel suo cuore. Accolgo, accetto, voglio partecipare, mi metto a disposizione per…
Il Santo del giorno: San Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli) Papa