« O voi tutti assetati, venite all’acqua, voi che non avete denaro, venite, comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete. Io stabilirò per voi un’alleanza eterna, i favori assicurati a Davide. Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni. Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo d’Israele, che ti onora. Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata » (Is 55,1-11).
La Bibbia descrive il misterioso rapporto tra il mio sforzo e il dono di Dio ricorrendo ad un paradosso: comprare senza denaro, comprare senza pagare…
La grazia la devo ‘comprare’: cioè mi devo dar da fare, per accoglierla devo giocare la mia libertà. Ma devo rendermi ben conto che il risultato è assolutamente sproporzionato al mio sforzo. La grazia è ‘gratis’, ma costa fatica. Il paradiso – diceva san Filippo Neri – non è per i poltroni. La salvezza consiste nel realizzare la natura dell’uomo, oltre questa stessa natura.
È nella natura dell’uomo il darsi da fare, l’esercitare le sue facoltà, soprattutto la sua libertà. È nella natura dell’uomo il desiderio di trascendere le sue facoltà, di andare oltre sé stesso. Mistero della grazia! Maria, madre della grazia, ce lo insegna dolcemente, maternamente, se noi siamo docili ai suoi insegnamenti e alle sue ispirazioni…
Soprattutto se abbiamo l’umiltà di ammettere che non lo sappiamo già, ma che dobbiamo impararlo.