« Tu, Signore, sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore. Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità. Perché gli empi hanno calpestato il tuo santuario, i nostri avversari hanno profanato il tuo luogo santo?Siamo diventati da tempo gente su cui non comandi più, su cui il tuo nome non è stato mai invocato. Se tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti » (Is 63,16-19).
Quando ero bambino e facevo catechismo ho avuto la grazia di avere una maestra di dottrina veramente straordinaria. Nonostante fossimo parecchio (!) vivaci, quando parlava lei eravamo come rapiti dalle sue parole.
Ricordo che un giorno, dopo averci spiegato la grazia di Dio secondo il testo del Catechismo di san Pio X che usavamo allora, aggiunse: ora vi dico una cosa che in questo momento non siete in grado di capire, ma la capirete poi con la vostra vita: ‘la grazia è la vita di Gesù’.
Io naturalmente allora non capii, ma quelle parole rimasero stampate nel mio cuore e in seguito mi accorsi di quanto fossero vere e profonde.
Gesù non ci ha solo tracciato un cammino da seguire, non ci ha insegnato solo una dottrina da mettere in pratica, ma ci ha donato una vita da vivere. Anzi: ci ha donato la sua vita perché la potessimo ri-vivere nella nostra vita e mediante la nostra vita.
Allora diventa anche più chiaro perché la grazia “non funziona” senza la libertà… Il profeta Isaia ci suggerisce il desiderio che deve bruciare nel nostro cuore: « Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema? » (Is 63,17).
Se lo invochiamo, se lo desideriamo, il Signore certamente viene. Come viene? Dobbiamo svegliarci e fare attenzione alla nostra vita (perché la vita non sia “quella cosa che ci succede mentre noi siamo occupati a pensare ad altro…”), perché è lì che il Signore bussa per entrare. Quando?
Quando meno ce lo aspettiamo. « Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento » (Mc 13,33). Spesso anche ‘dove’ meno ce lo aspettiamo…
Il Santo del giorno: San Francesco Antonio Fasani Sacerdote dei Frati Minori Conventuali