« Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita . Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero » (Mt 11,28-30).
Dio aveva promesso di scrivere la legge nel nostro cuore di uomini, con tutta la perfezione che le compete, facendola diventare quello che essa è nel suo profondo e ciò a cui essa tende in tutte le sue forme e Gesù l’ha scritta nel suo cuore con la sua vita, soprattutto con la sua passione e la morte in croce, cioè con la sua libertà, perché la croce l’ha accettata e portata con tutta la libertà dell’amore.
« Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi » (Lc 22,20). Con la risurrezione egli vive e comunica questa sua vita a tutti coloro che liberamente la accolgono. Nel cuore di Gesù ogni infrazione della legge è distrutta, ogni ferita inferta all’amore è assunta ed è diventata vittoria dell’amore…
È davanti a quel cuore che ci dobbiamo fermare e meditare e credere… È lì e solo lì che la nostra conversione diventa possibile e diventare leggerezza e allegria. Ciò che ormai è scritto a caratteri di sangue nel cuore di Gesù può essere scritto anche nei nostri cuori e darci la pace e farci gustare la vera gioia della giustizia, cioè dell’ordine di Dio, del suo “regno”. « Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà ».
Vergine Maria, Madre nostra, rendi docili i nostri cuori perché sappiano accogliere la dolce scrittura di Gesù…
Il Santo del giorno: San Juan Diego Cuauhtlatoatzin Veggente di Guadalupe