« Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani. […]. Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio » (Ml 3,1-4.23-24).
Gesù entra nel Tempio come se entrasse nella sua casa: « Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: “Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri” » (Lc 19,45-46).
La presenza dei mercanti e dei cambiavalute era in qualche modo giustificata per fornire ai pellegrini ciò di cui avevano bisogno, ma Gesù esercita qui le sue prerogative reali per ripulire l’area dei gentili da questo mercato, che doveva restare fuori dall’area sacra. Il luogo doveva rimanere luogo di preghiera, di cui non dovevano essere derubate le genti. Per tutti il Tempio ormai deve essere un luogo di preghiera, il luogo dove Dio abita e dove lo puoi incontrare.
Il Tempio è ormai il corpo di Gesù, quindi la Chiesa, quindi l’Eucarestia, quindi il cuore di chiunque con animo sincero lo cerca e gli apre la porta: « Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me » (Ap 3,20).
Lasciamoci aiutare da Gesù a liberare il nostro cuore da ogni mercato, perché diventi luogo dell’Amore.
Il Santo del giorno: San Giovanni da Kety (Canzio) Sacerdote