In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo» (Giovanni 1,43-51).
A Natanaele che si stupisce, Gesù risponde: «Vedrai cose più grandi di queste! […] vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo». Gesù prende l’immagine della scala di Giacobbe (cfr. Gen 28,10-22): Gesù è al centro della gloria del Padre. Anche nell’Apocalisse (ad esempio 19,1.7) si parla di gloria, ma come lotta: lotta fra il demonio e Dio.
Satana cerca sempre di distruggere l’uomo. Fin dall’inizio, la Bibbia ci parla di questo (cfr. Gen 3): c’è nel cosmo un potere di seduzione distruttivo, quello di Satana, per invidia. Noi leggiamo nei Salmi che Dio ha fatto l’uomo di poco inferiore agli angeli (8,6 secondo la versione greca dei Settanta): quell’intelligenza tanto grande dell’angelo non può sopportare l’umiliazione che una creatura inferiore sia stata fatta superiore, e per questo cerca di distruggere l’uomo.
Il compito del popolo di Dio è custodire in sé l’uomo: l’uomo Gesù. Custodirlo, perché egli è l’uomo che dà vita a tutti gli uomini, a tutta l’umanità. E gli angeli di Dio lottano per far vincere l’uomo. Al contempo, Satana è astuto. Lo si dice nelle prime pagine della Genesi (3,1): è «astuto». Presenta le cose come se fossero buone, ma la sua intenzione è la distruzione.
Al contrario, gli angeli ci difendono. Per questo la Chiesa li onora: perché sono nella gloria di Dio, perché difendono il gran mistero nascosto di Dio, cioè il Verbo che si è fatto carne (cfr. Gv 1,14). L’uomo è proprio ciò che vogliono distruggere i demoni al servizio dell’oscuro signore di questo mondo, e se non possono farlo si avventano contro il popolo di Dio, oppure inventano spiegazioni “umanistiche” che vanno subdolamente contro l’uomo, contro l’umanità e contro Dio.
La lotta è una realtà quotidiana, nella vita cristiana: nel nostro cuore, nella nostra vita, nella nostra famiglia, nel nostro popolo, nelle nostre chiese. Se non si lotta, saremo sconfitti.