In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: “Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!”. Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni, infatti, gli diceva: “Non ti è lecito tenerla con te!”. Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: “Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista”. Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù. (Mt 14, 1-12)
Io mando un angelo davanti a voi (Es 23, 20)
Nelle icone San Giovanni Battista viene dipinto con le ali. Anticamente questa immagine venne presa alla lettera e il Battista era considerato un vero angelo. Ma nel vangelo il termine ha il senso greco di angelos, cioè messaggero, nunzio. Infatti Giovanni è proprio il nunzio, il messaggero di Dio per eccellenza, perché precede Cristo. Per questo viene detto il Precursore. È insito in ciò anche un profondo senso dogmatico. Anche Cristo continua a venire nelle anime e le incontra. Ma c’è sempre un “precursore”: i precursori sono coloro che preparano nel nostro cuore la venuta di Gesù. Sono i genitori, gli educatori e tutti quelli che esercitano un’influenza sugli altri. “Precursore” di Cristo è ogni buona parola che avvicina il prossimo alla fede. Sappiamo quanto Gesù stimasse san Giovanni, perciò stimiamo anche quelli che preparano in noi le vie di Dio. Questa missione è dono della grazia, un grande privilegio, è il servizio angelico nell’opera del Figlio di Dio.