In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui». (Gv 3,13-17)
Nicodemo si recò da Gesù, quando era buio intorno a lui, per tenere celato il suo incontro. Ma c’era buio anche dentro Nicodemo: nel suo rivolgersi a Gesù c’era una ricerca di luce. Il Salvatore invita Nicodemo, che già tanto buio aveva dentro di sé, ad inoltrarsi ancor più nel buio, fino a raggiungere il punto più buio di tutta la storia: “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo”. Gesù parla di innalzamento del Figlio dell’uomo e ha in mente una cosa ben precisa: il suo innalzamento sulla croce. Quello sarà il momento più buio di tutta la storia. Non per nulla leggiamo nei tre vangeli sinottici a proposito di quelle ore di innalzamento sulla croce: “A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio” (Mt 27,45); “Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio” (Mc 15,33); “Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato” (Lc 23, 44-45).
Quando Nicodemo è immerso nelle tenebre più fitte di tutta la storia, Gesù squarcia quelle tenebre con il fascio di luce più luminoso, che illumina la nostra storia e tutta la storia in avvenire: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito”. E così il punto più tenebroso di tutta la storia, la croce di Gesù, diventa il faro, che irraggia la luce più luminosa: irraggia infatti la luce dell’amore sconfinato di Dio per noi uomini. E così la croce di Gesù, per via di questa luce sfolgorante di Amore, che effonde, possiede la straordinaria capacità di farci intravedere in ogni situazione di buio l’albeggiare del giorno nuovo.