Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». (Lc 14,1.7-11)
L’umilissimo fratello di san Francesco che nacque a Pietrelcina, ora san Padre Pio, è un rappresentante esimio della virtù dell’umiltà. Il numero incredibile di grazie straordinarie e di miracoli che hanno contraddistinto la sua esistenza, e che ne fanno forse il più grande mistico di tutti i tempi, per la ricchezza di doni manifestata, sembra che neanche scalfissero la sua riconoscenza a Maria e Gesù. Ogni volta che domandavano a lui come avesse fatto a compiere certi prodigi, rispondeva: “Io ho soltanto pregato il Signore che mi facesse una grazia”. A volte riceveva grandi scrosci di applausi, a cui rispondeva con una frase sua solita, riscontrabile in tutti i santi: “Se sapeste chi sono io..”. Così è sempre per gli amici di Maria. Sanno bene che la dignità dell’uomo deriva dall’essere figli di Dio. Primato dunque alla preghiera e alla grazia.
Quando pecchiamo offuschiamo la nostra dignità di Figli, di creature del Padre, ma non la perdiamo. Senza una grazia straordinaria non si evita il peccato veniale, ma c’è un crescendo nella vita della fede verso l’immacolatezza. Il Santo non è colui che non pecca, ma chi si distacca prontamente dalle proprie mancanze e frequenta il confessionale. Il senso del peccato è grande nei santi, infatti lo avvertono in modo amplificato, per cui si mettono sempre all’ultimo posto, con un atto di profonda umiltà, lasciando che siano le loro opere e la luce del loro volto a farli apprezzare dal prossimo. Nel mettersi nei primi posti senza umiltà, si scava un fossato dagli altri e si rimane soli.