Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro (Luca 2,15-20).
Dio si è fatto uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. Ha un volto, quello di Gesù. Non è uno sconosciuto. Quando nel grembo di Maria, per volontà del Padre e l’azione dello Spirito Santo, si formò Gesù, Figlio di Dio fatto uomo, il creato raggiunse il suo vertice.
Ci sono due modi di accogliere il Natale: quello di Maria e quello dei pastori. Maria «ha creduto» (Lc 1,45), vive già nella dimensione della fede, perciò accoglie in cuor suo le parole, si addentra in profondità nelle cose di Dio ed è disponibile all’adorazione: in ogni quadro del Natale e in ogni presepio Maria sta sempre in adorazione davanti al bambino.
I pastori, invece, servono all’evangelista Luca per tracciare l’itinerario verso la fede. Essi hanno udito l’annuncio e rispondono con il proposito di andare a vedere il bambino: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». La decisione interiore si traduce subito, «senza indugio», in gesti concreti di vita, e questi portano alla scoperta: «trovarono […] il bambino». Trovarono, non solo materialmente, ma spiritualmente: con gli occhi della mente, oltre che con gli occhi del corpo. In altre parole, credettero. Compresero, o almeno intuirono, chi era quel bambino, e dalla scoperta nacque l’impulso irresistibile alla testimonianza: «dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro». Così la fede comincia a propagarsi, da credenti nascono altri credenti: «Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori». Certo, viene da domandarsi: chissà con quale entusiasmo spirituale seppero parlare della loro scoperta!