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Il pensiero del giorno

2 Aprile 2024 - Autore: Don Andrea Nizzoli



In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò subito ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto (Giovanni 20,11-18).


Un’antica tradizione identifica Maria Maddalena con la peccatrice a cui Gesù perdonò innumerevoli mancanze e che, per rendere a lui grazie, gli bagnò i piedi di lacrime (cfr. Lc 7,36-50)

Adesso Maria va incontro a un momento di prova. Si direbbe che le sue speranze si siano infrante innanzi a una tomba che non dice più nulla del suo Maestro. La Maddalena si ritrova in ginocchio, piangente. Tuttavia non vi è in lei alcun segno di cedimento, non arretra neanche di un centimetro e continua a fare domande sul suo Salvatore, che aveva promesso la risurrezione dopo il terzo giorno. 

Non sarà forse che Gesù abbia voluto provare la sua fede, la quale emerge nel suo pianto? Quindi le lacrime sono una via conoscitiva della fede, rappresentano gli occhiali giusti per questa visione. Gesù ha atteso che questa sua discepola lo cercasse con tutto il cuore, tutta la mente e tutta la forza. Di conseguenza, anche a noi può succedere che le lacrime preparino una più elevata visione del cielo, nella fede. Se non abbiamo mai pianto, forse non abbiamo dato tutto, non abbiamo ancora tratto il meglio da noi stessi.

Allora sarà bene chiedere il dono delle lacrime, che sono un frutto poliedrico: sia del bene compiuto, sia del male commesso, sia della grazia di Dio, che della gioia. Lacrime di gioia, per la risurrezione di Gesù! Il pianto ci prepara a vedere Gesù. Lui ci dia la grazia di poter dire, con la Maddalena: «Ho visto il Signore!».

San Francesco da Paola Eremita

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