In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle» (Matteo 5,38-42).
Gesù non era un uomo “anti” qualcuno o qualcosa. Sedeva a mensa con i peggiori faccendieri d’Israele e per lui quelle erano sempre occasioni per amarli e far loro gustare quella pace di cui un peccatore a ha una sete ardente. Andava ben oltre la minima valutazione morale, non si è mai chiesto a chi tocca fare la prima mossa per amare il prossimo. Gesù, poi pretende che amiamo i nemici. È l’atteggiamento più fortemente sociale che possa mai essere concepito.
L’altro ci mette alla prova, non ha i miei gusti, né le idee. L’intesa è difficile, non ci possiamo vedere anche per differenza di carattere e temperamento. L’avversario mi sfida in continuazione, è sempre ostile; subisco sempre la sua critica puntigliosa, la sua posizione è di controbattere sempre le mie iniziative. Lo scocciatore è colui che mi irrita, si diverte a farmi perdere tempo, è pedante, insistente e indiscreto, fa discorsi interminabili, mi rovescia addosso i suoi guai, è irrispettoso del mio tempo. Il furbo è lo sleale e doppiogiochista, ti elogia davanti e ti pugnala alle spalle; è il classico tipo del quale non c’è da fidarsi. Il persecutore fa del male di proposito, con la calunnia, la maldicenza, la gelosia sfrenata; prova piacere ad umiliarmi.
Con molta onestà dobbiamo individuare certe persone che ci mettono alla prova, per poi muoverci verso il campo nemico. Queste situazioni di difficoltà non sono mai da prendere come definitive, possono sempre essere smosse e avviate verso un altro senso, cioè una situazione di amore e amicizia. A volte l’impresa sembra disperata e scoraggiante. Ma forse non hai pregato per il tuo nemico! Vangelo radicale! La Madonna fa cose meravigliose. A duecento metri di distanza il nemico è un bersaglio, a tre metri è un uomo. Vicino alla croce il nemico è un fratello, per il quale Gesù è morto crocifisso. Esiste uno spazio sacro in cui dirigersi per trovare un passaggio che porta al cuore del prossimo. È indispensabile non fare compromessi: un nemico non resterà mai tale e quale.
L’amore è più forte dell’odio. Supero i bisticci senza fine, il gioco puerile delle ripicche; andiamo oltre lo spirito di vendetta. Nel momento in cui non accetto come invincibile la separazione, la cesura totale, l’odio, sono già sulla via del fratello e dell’amore verso il prossimo, chiunque esso sia.