In quel tempo, il Signore disse: «A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”. È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”. Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli». (Lc 7, 31-35)
La sapienza è un sapere speciale che comporta una certa esperienza e dilezione. E’ un vero e proprio assaporare ciò che si conosce in modo che conduce a piena sazietà (sapere dal latino si traduce con “avere sapore”). La sapienza non riguarda le conoscenze materiali legate alle creature che sono oggetto delle scienze fisiche-biologiche, ma riguarda direttamente Dio, il suo pensiero e la sua volontà di salvezza per ognuno di noi. E’ un sapere che colma ogni vuoto. E’ il sapore della pienezza della vita. Sant’Ignazio nei suoi Esercizi Spirituali conduce l’esercitante ad una confidente relazione con il Salvatore, da cui derivano sentimenti legati allo Spirito Santo e alla pienezza della verità. Spazza via sentimenti legati ad ignoranza ed errore che impediscono di sentire la realtà in modo oggettivo. Si può vivere la propria verità solo se si esce dal delirio delle nostre illusioni e delusioni. E’ un sapere gustativo, ma è anche un saper operare, cioè orientato all’agire; esige infatti di tradursi in scelte concrete di vita. La sapienza cristiana è anzi tutto la “grande scelta” di optare per Gesù e porlo come principio e fondamento della nostra esistenza, in orizzonte eterno. Non è tanto una dottrina a cui adeguare la mente quanto la “scelta massima”, che coinvolge l’intera persona nell’adesione del cuore e degli affetti. La sapienza è scegliere Gesù in persona. Conosciti assieme a Lui che ti conosce, ti ama e non ti abbandona. Soltanto Lui non è troppo piccolo per le aspirazioni del cuore umano.
SAN ROBERTO BELLARMINO, CARDINALE, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA