In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». (Lc 21,29-33)
I fichi erano e sono alberi che, nel clima temperato delle coste del Mediterraneo, crescono copiosamente in Terra Santa. Non stupisce che frequentemente vengano menzionati nella Sacra Scrittura e talvolta assunti da Nostro Signore come punto di partenza per i suoi insegnamenti parabolici. La fioritura dei fichi annuncia qualcos’altro: l’inizio dell’estate. I segni che Nostro Signore ha trasmesso tanto durante la Sua attività pubblica quanto quelli che manifesta nel corso della storia della Chiesa sono l’indicazione di altro: l’avvento del Regno di Dio. Che cos’è il Regno di Dio? Origene, il grande esegeta del III secolo, il fondatore della teologia, ha coniato una parola molto espressiva: autobasileia, applicandola proprio al Signore. è Lui il Regno e, quando un’anima permette al Signore di regnarvi, si realizzano eminenti perfezioni in quell’anima santificata dalla grazia. È Lui il Regno stabilito anche nella comunità sociale quando l’organizzazione della vita dei popoli permette che i benefici influssi del Vangelo e del Cristianesimo tout court la plasmino dal suo interno e ne ispirino le consuetudini, gli ambienti e il diritto. L’apostolato controrivoluzionario è al servizio di questa Regalità divina. Suscitano un interrogativo le parole del Signore. “Non passerà questa generazione prima che tutto avvenga”. Che cosa può significare? Tutto il Regno di Dio è stato costituito e manifestato con la Risurrezione di Nostro Signore, frutto divino della Passione e morte, e le sue energie potenti e irresistibili si vanno espandendo nella storia, nonostante le resistenze erette dalla rivoluzione. I testimoni del Mistero Pasquale, soprattutto i suoi Apostoli, appartengono alla generazione di cui parla il Signore. In conclusione, il Vangelo odierno ci spinge a formulare l’invocazione tanto cara ai militanti di Alleanza Cattolica: “Adveniat Regnum tuum, adveniat per Mariam”.
