Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. (Mt 5, 17-19)
La fede non significa solo accettare un certo numero di verità astratte circa i misteri di Dio, dell’uomo, della vita e della morte, delle realtà future. La fede consiste in un intimo rapporto con Cristo, un rapporto basato sull’amore di Colui che ci ha amati per primo (cfr 1Gv 4, 11), fino all’offerta totale di sé stesso. “Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Rom 5, 8).
Quale altra risposta possiamo dare ad un amore così grande, se non quella di un cuore aperto e pronto ad amare? Ma che vuol dire amare Cristo? Vuol dire fidarsi di Lui anche nell’ora della prova, seguirlo fedelmente anche nella Via Crucis, nella speranza che presto verrà il mattino della risurrezione. Affidandoci a Cristo non perdiamo niente, ma acquistiamo tutto. Nelle sue mani la nostra vita acquista davvero senso. L’amore per Cristo si esprime nella volontà di sintonizzare la propria vita con i pensieri e i sentimenti del suo Cuore. Questi si realizza mediante l’unione interiore basata sulla grazia dei Sacramenti, rafforzata con la continua preghiera, la lode, il ringraziamento e la penitenza.
Non può mancare un attento ascolto delle ispirazioni che Egli suscita mediante la sua Parola, le persone che incontriamo, le situazioni di vita quotidiana. Amarlo significa restare in dialogo con Lui, per conoscere la sua volontà e realizzarla prontamente.
Ma vivere la propria fede come rapporto d’amore con Cristo significa anche essere pronti a rinunciare a tutto ciò che costituisce la negazione del suo amore. Ecco perché Gesù ha detto agli Apostoli: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti”. (cfr Benedetto XVI° – Commenti ai Vangeli)