Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. (Mt 5, 17-19)
Non pensiate che io sia venuto ad abolire la Legge
I primi cristiani si chiedevano se per loro fosse ancora valido l’Antico Testamento e se fosse utile leggerlo durante le assemblee. Una cosa fu presto chiara. La Chiesa doveva difendere i testi veterotestamentari e assumerli come suoi contro gli eretici che consideravano l’antica Legge come opera di un Dio duro, diverso dal Dio-amore che si svela nel Nuovo Testamento. Ma come interpretarli? Come immagine eloquente della verità di ciò che è avvenuto con la nascita di Cristo e dopo di Lui. In Adamo siamo stati creati dal niente per la vita terrena. In Cristo dobbiamo emergere dal peccato per la vita eterna. Abramo è padre d’Israele, popolo eletto, Cristo è capo del nuovo popolo di Dio, della Chiesa. Abramo sacrifica il proprio figlio, Dio Padre offre suo Figlio unigenito per la salvezza del mondo. Mosè conduce il popolo eletto fuori dall’Egitto nella terra promessa. Cristo ci conduce dalla valle delle tenebre e della morte, alla dimora eterna. Davide fonda il Regno d’Israele, Cristo annuncia la venuta del regno di Dio…Non è un gioco di fantasia, ma la realtà della pedagogia divina, che inizia con la vita naturale e conduce ai valori spirituali universali. Questo è il senso di ogni opera d’arte e in questo senso dobbiamo leggere anche la Bibbia, nata dall’ispirazione dello Spirito. In modo schematico si dice che la Legge ed i profeti sono il contenuto dell’antica alleanza.
Ma tutti gli avvenimenti della storia ebraica hanno un carattere profetico, preparano al futuro promesso, neotestamentario. Le prescrizioni della Legge mosaica sono da considerare secondo le parole dell’Apostolo Pietro, negli Atti degli Apostoli: Queste norme non obbligano i cristiani, servivano solo come preparazione alla venuta di Gesù (cfr T. Spidlik – Il vangelo di ogni giorno).