E andarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: “Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti”. Ma egli rispose loro: “Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”. (Lc 8, 19-21)
Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica
Come Dio-uomo, Cristo ha una duplice origine, divina e umana. Dalle parole del vangelo sembra che lui rinunci alla famiglia umana. Ma è solo un’apparenza. Gesù si trova come assediato dalla folla che lo vede impegnato in una maniera così totalitaria, così piena che va fuori dagli schemi normali della persona. È preso totalmente dal Padre, mentre la normalità è che l’uomo dà a Dio soltanto qualche briciola, giusto per accontentarlo. Essere pienamente dedicati a Dio libera il dono della sua Grazia. Il prossimo avverte allora una misteriosa e convincente presenza che accomuna più di ogni vincolo sanguigno.
Il Mistero di Maria qui non viene negato, anzi è ampliato. Maria è Madre di Dio perché riceve lo Spirito Santo e si mette a completa disposizione, dando il suo corpo per far nascere Dio sulla terra.
Dio viene anche in noi in modo diverso, soprattutto attraverso la sua parola e nelle ispirazioni del cuore. Se mettiamo in pratica la sua parola divina, essa diventa carne, realtà nel mondo. Origene e altri Padri della Chiesa, dicevano che ogni cristiano è chiamato a partorire Dio, a dargli vita in questo mondo.
Una volta un prete ha detto la stessa cosa in questo modo: sul pulpito io presto la mia bocca a Dio, affinché il suo messaggio d’amore risuoni in voce umana. Voi prestate a Dio le vostre mani, affinché questo amore divenga carne nel mondo.
(cfr. O. Benzi – Pane quotidiano)
Santi Martiri Coreani (Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e 101 compagni)