Zaccaria, suo padre, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
“Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo, come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo: salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace”. (Lc 1, 67-79)
Salvezza dai nostri nemici
Gli anziani raccontano volentieri, e magari sorridendo, le disgrazie da cui sono scampati. Virgilio fa dire al suo eroe in difficoltà: “Anche questo ci rallegrerà quando lo ricorderemo”. Se una persona ci ha salvati da qualche pericolo, le saremo grati per tutta la vita. Il piccolo stato d’Israele viveva come uno “stato tampone” tra le potenze del tempo: da una parte l’Egitto dei faraoni, dall’altra gli imperi assiro e babilonese. Viveva sempre sotto minaccia di un’occupazione, eppure sopravvisse. Quando gli Ebrei guardavano indietro alla loro storia, erano meravigliati di questo miracolo, che per loro aveva una sola spiegazione: c’era qualcuno che li proteggeva, li liberava dalle mani dei nemici: è stato il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, Signore del cielo e della terra che ci ha eletti.
Una simile scoperta la facciamo anche noi, se guardiamo indietro allo svolgimento della nostra vita. Chi veramente si affida al Padre sperimenta la sua presenza protettrice. Anche di fronte all’avversario che ti opprime, quando lo affidiamo alla preghiera del vangelo radicale: “Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano” (Mt 5, 44), prima che tu intervenga, il Signore ha già provveduto a farti giustizia.
(Cfr. T. Spidlik – Il vangelo di ogni giorno)