I discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da lui e gli dissero: “Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?”. Gesù disse loro: “Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno. Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!”. (Mc 2, 18-22)
Vino nuovo in otri nuovi
Oggi il vino non si mette più negli otri che una volta venivano riparati, come accadeva anche sugli abiti che venivano riparati da rammendatrici molto abili e attente nella scelta delle pezze del medesimo colore e della stessa stoffa. Oggi si usano le botti, che possono essere in buono o cattivo stato. È un grave errore cercare di ripararle ad oltranza perché si perdono quintali di vino. Il risparmio alle volte è stupido, e bisogna essere attenti alle novità del progresso e assumerle prontamente. L’infantilismo prolungato nella vita adulta è un grave handicap per la vita spirituale: la vita in Cristo è una crescita continua, che comporta tanti mutamenti. Essere giovani è un fatto psicologico più che anagrafico.
Certamente un giovane che ha davanti tutta la vita è più flessibile, capace di adattarsi a nuovi modi di pensare, a nuovi ambienti e ad altre lingue. Per questo chi apre una nuova attività o fonda un movimento cerca gente giovane.
Come si comporta invece Dio?
Le opere di Dio sono sempre una novità, perché sono irripetibili e uniche. Perciò Dio chiede a quelli che chiama, un cuore eternamente giovane. Il bambino si risveglia al mattino aspettandosi sempre qualcosa di bello dalla nuova giornata: la stessa disposizione di spirito chiede da noi Dio, fino alla morte. Chi crede nella Provvidenza divina e nell’ispirazione dello Spirito Santo resta sempre spiritualmente giovane.
Riceve sempre qualcosa di nuovo da Dio ed è sempre pronto ad imparare cose nuove.
(cfr T. Spidlik – Il vangelo di ogni giorno)