Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia! Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli (10, 24-33).
Subito dopo aver affidato la missione dell’Evangelizzazione ai suoi dodici discepoli, Gesù tiene molto ad incoraggiarli e confortarli perché non soccombano davanti alle tante difficoltà che incontreranno secondo le sue stesse previsioni loro annunciate. Il discepolo di Gesù, molto umilmente, mette in conto la possibilità reale della sua persecuzione per la semplice ragione che non presume di essere più ragguardevole del Maestro, ma, subendo il disprezzo degli uomini, avrà l’onore di essergli simile. Grande motivo di consolazione per i discepoli è l’assicurazione da parte di Gesù che il Vangelo predicato trionferà e la loro innocenza sarà finalmente messa in piena luce. Non bisogna temere i persecutori del corpo. Costoro sono infatti impotenti di fronte a Dio che dà, a chi lo teme, la vera vita, del corpo e dell’anima, quella eterna. Gli apostoli perseguitati sono infinitamente cari al Padre che certamente si prende cura di loro poiché ai suoi occhi valgono più di altri piccoli esseri ai quali pure provvede. E Gesù Cristo si farà loro avvocato nel giudizio finale se i suoi discepoli l’avranno confessato senza paura davanti agli uomini.
Dunque, nessuna illusione, in noi cristiani, di vivere nella Chiesa e nel mondo al riparo dal pregiudizio e dal rifiuto di chi ha deciso di stare dall’altra parte. Pregheremo e agiremo sempre per la sua conversione e salvezza. Ma saremo ben persuasi che a noi cristiani sta a cuore innanzitutto il giudizio di Dio misericordioso e non la discutibile approvazione del mondo.Sappiamo bene che anche ai nostri giorni la Chiesa torna ad essere chiesa dei martiri. Oggi, noi cristiani continuiamo ad essere il gruppo umano più perseguitato al mondo. Tantissimi nostri fratelli nella fede in Cristo, in tante parti del mondo, soffrono ogni sorta di aggressione e impedimento “in odium fidei”. Anche ciascuno di noi, nel nostro cosiddetto mondo libero, mentre continua o comincia a vivere l’esperienza della gioia della vita nuova in Cristo, sente, insieme alla lealtà delle persone di buona volontà, anche una certa fredda ostilità variamente configurabile, da parte di chi continua a resistere al dono di Dio. Nessuna paura. Gesù donaci il coraggio di stare sempre con Te a tuo servizio ricordando sempre le tue entusiasmanti e rassicuranti parole “io ho vinto il mondo”.