• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Famiglia
      • Educazione
      • Matrimonio
      • Family day
    • Aborto
    • Divorzio
    • Droga
    • Fine vita
    • Omosessualità
    • Unioni civili
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno – Don Piero
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Dalla stampa / “Il premier grida al golpe. Armenia sulle barricate”

“Il premier grida al golpe. Armenia sulle barricate”

28 Febbraio 2021 - Autore: Alleanza Cattolica

Da Avvenire del 26/02/2021

L’Armenia è spaccata in due, nel mezzo di una crisi istituzionale senza precedenti, con il primo ministro, Nikol Pashinyan, che parla di un «tentativo di golpe». Il braccio di ferro fra esercito e politica, nato dopo la fine del conflitto in Nagorno-Karabakh, è esploso due giorni fa e ha messo in allerta anche Russia e Turchia, ormai in aperta competizione per il controllo del Caucaso meridionale. Ieri mattina, il capo di Stato Maggiore, Onik Gasparyan, ha chiesto le dimissioni del primo ministro, Pashinyan. Quest’ultimo lo ha licenziato, con tanto di annuncio su Facebook, e si è rivolto con insistenza al capo dello Stato, Armen Sarkissian, per chiedere la conferma della decisione. «Mi aspetto che il presidente firmi il decreto di rimozione», ha detto il premier.

Sarkissian, dal canto suo, sta cercando di ricomporre la frattura fra governo ed esercito: ha invitato tutti alla calma, dopo aver dichiarato che «il Paese è in uno stato di legge marziale e la minaccia esterna è reale». Fuori dai corridoi del potere, c’è il caos. Ieri, nel centro della capitale Erevan, sono andati in piazza due cortei. Il primo, di circa 20mila persone e organizzato dal premier, il secondo, con circa 10mila partecipanti, organizzato dall’opposizione, che ha promesso di restare in piazza finché il primo ministro non si sarà dimesso. Sopra di loro, sfrecciavano i caccia dell’Aviazione militare.

«L’esercito armeno deve obbedire al popolo», ha detto Pashinyan. Che ha aggiunto: «Lo decide il popolo se devo andare a casa o meno». Il premier ha annunciato che avvierà un dialogo con le forze politiche, minacciando però anche di arrestare quelle ali dell’opposizione che porteranno avanti iniziative illegali, e che ieri si apprestavano a costruire barricate nella piazza principale di Erevan, davanti al Parlamento. I rapporti tesi fra militari ed esecutivo si trascinavano da quando Pashinyan ha firmato un accordo, mediato da Mosca, per la fine del conflitto in Nagorno-Karabakh, che in Armenia è stato percepito come una sconfitta e una umiliazione. La regione in maggioranza armena, ma in territorio azero, ha visto alcune importanti postazioni tornare sotto il controllo di Baku, dopo un conflitto durato due mesi e che è costato centinaia di morti da entrambe le parti. Due giorni fa, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tiran Khachatryan, numero due delle forze armate, è stato licenziato da Pashinyan dopo aver criticato l’efficacia delle armi russe utilizzate durante il conflitto. Esternazioni alle quali Mosca aveva risposto, facendo capire di non aver gradito i commenti. Russia e Turchia, che da mesi si contendono il dominio del Caucaso, stanno seguendo gli eventi con attenzione. Sergheij Lavrov, il ministro degli Esteri russo, ha chiamato l’omologo armeno, Ara Aivazian. La Turchia, che non ha rapporti con l’Armenia, ha però voluto condannare l’azione dei militari, segno di un coinvolgimento sempre maggiore nella regione. L’Unione Europea ha invitato alla ricomposizione dei contrasti, mentre il presidente azero Aliyev, nemico numero uno dell’Armenia, ha parlato di un «Paese in stato pietoso, per colpa della sua leadership».

Foto da articolo

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Archiviato in:Dalla stampa

Info Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica è un’associazione di cattolici che si propone lo studio e la diffusione della dottrina sociale della Chiesa.

Il motto dell’associazione è “Ad maiorem Dei gloriam et socialem”, “Per la maggior gloria di Dio anche sociale”.

Lo stemma di Alleanza Cattolica è costituito da un’aquila nera con un cuore rosso sormontato dalla croce. L’aquila è l’animale simbolico dell’apostolo san Giovanni e testimonia la volontà di essere figli di Maria, come l’Apostolo prediletto che ha riposato sul Cuore di Gesù. Circa il cuore, dice Pio XII che “è […] nostro vivissimo desiderio che quanti si gloriano del nome di cristiani e intrepidamente combattono per stabilire il regno di Cristo nel mondo, stimino l’omaggio di devozione al Cuore di Gesù come vessillo di unità, di salvezza e di pace”. Circa la croce sul cuore, cfr. il Cantico dei Cantici (8, 6): “ponimi come sigillo sul tuo cuore”.

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2021 Alleanza Cattolica · Accedi