Duemila anni di Gnosi: dai Vangeli Apocrifi ai Catari
L’autore, laureato in filologia e letteratura dell’antichità e in economia è membro della Società Italiana di Storia delle Religioni (SIRR) e autore di diversi saggi dedicati al mondo dei Vangeli apocrifi e al pensiero degli gnostici.
Il libro propone una ricostruzione della storia bimillenaria dello gnosticismo, delle sue continue apparizioni e trasformazioni, infatti scrive: «dietro la scomparsa apparente del fenomeno nelle sue linee più originali il pensiero gnostico ricompare nelle forme culturali più varie influenzando la filosofia, la letteratura, l’arte, la psicoanalisi, la cinematografia, la musica ed anche la fumettistica».
L’autore mette in rilievo che un “filo rosso” collega gli antichi vangeli apocrifi scoperti nel 1945 a Nag Hammadi (Egitto) e il mondo contemporaneo, percorrendo l’età preclassica, l’età moderna fino al mondo contemporaneo.
I papiri ritrovati in Egitto, databili al IV secolo d.C., raccontano di alcune sette mediorientali che sostenevano di essere depositarie di un insegnamento esoterico segreto, dato da Gesù stesso ad alcuni eletti come Maria Maddalena, Giacomo, Tommaso e Giuda, nacquero così i vangeli gnostici che tentavano di corrompere le dottrine del cristianesimo, che furono subito studiati e confutati dai Padri della Chiesa i quali ne avvertirono la grande pericolosità.
La dottrina di questi testi gnostici insegna il dualismo cosmico, la contrapposizione tra Spirito e materia, il corpo prigione dell’anima, l’opera del Demiurgo (artigiano) che dalla materia preesistente crea il mondo, rappresentato come un dio minore e malvagio, identificato con Yahweh, Dio dell’antico Testamento, causa di tutti i mali presenti nel mondo e che avrebbe ingannato Adamo ed Eva.
Gesù Cristo sarebbe giunto per portare la verità, smascherare il falso dio e portare la salvezza attraverso un percorso iniziatico di conoscenza, di “illuminazione”, la “gnosi”: una conoscenza segreta, rivelata e riservata a pochi eletti. Non a caso il simbolo del movimento gnostico è il serpente, il mitico portatore della conoscenza.
Questa visione del mondo percorre il cammino di duemila anni, influenzando vari movimenti religiosi ereticali: il manicheismo, le varie sette dei pauliciani, bogomili, catari, ismaeliti, filosofi e umanisti fiorentini, in particolar modo Marsilio Ficino e Pico della Mirandola che riportarono in auge l’ermetismo, l’insieme delle dottrine magiche attribuite al leggendario Ermete Trismegisto.
Nel corso dei secoli il serpente gnostico ha mutato la propria pelle per sopravvivere alla lotta scatenatagli dalla Chiesa, ma le sue dottrine nelle loro componenti essenziali sono rimaste invariate. A partire da Simon Mago, il proto-gnostico menzionato negli Atti degli Apostoli, passando tra i catari, il Dottor Faust, poeti come William Blake, Byron e Schelley, e pensatori come Carl Gustav Jung, lo gnosticismo è giunto fino ai nostri tempi influenzando la cultura pop, con i romanzi di fantascienza di Philip K. Dick e la cinematografia che si è ispirata a lui (Matrix, Blade Runner, Recall, Minority Report, The Truman Show), alla musica metal dei Black Sabbath, alle canzoni di Leonard Coen e ai fumetti di Alan Moore e Grant Morrison.
Riberi rilegge la storia del mondo occidentale alla luce del millenario conflitto della gnosi con il cristianesimo evidenziandone la grande pericolosità, perché pretende di rifarsi a Gesù Cristo stravolgendone e falsificandone la missione, aborrendo la croce e adorando il serpente che porta la conoscenza.
Provocatoriamente, l’autore ritiene che si potrebbe parlare della gnosi come di una “quarta grande religione” dimenticata, ma il percorso del serpente anche se muta pelle è rintracciabile perché si insinua in tutti i campi d’azione dell’uomo.
Categoria: Saggio
Autore: Paolo Riberi
Pagine: 334 pp
Prezzo: € 24
Anni: 2021
Editore: Lindau
ISBN : 8833536122