La cronaca del pellegrinaggio organizzato da Alleanza Cattolica per i ragazzi delle scuole superiori: in marcia da Siena a Lucca per contemplare il Volto Santo di Cristo …. e la scoperta di averlo avuto accanto lungo tutto il cammino.
di Sabina Losi
“Il tuo volto Signore, io cerco! Non nascondermi il Tuo volto!”
Quale è il tuo volto Signore?
Dove sei?
Che significato ha oggi, nel 2024, cercare Te e volerTi conoscere?
Chi sei Tu per me?
Immaginate un gruppo di liceali che decidono di partire, alla ricerca di queste risposte nella settimana più calda dell’anno.
Immaginateli un po’timorosi, con lo zaino da pellegrino in spalla, pronti, ma neanche troppo, ad affrontare una intera settimana di cammino, anziché rilassarsi al mare, o ciondolare davanti ad un cellulare nella canicola.
Immaginateli carichi di aspettative, gli scarponcini nuovi e poco usati, a cogliere una sfida diversa dal quotidiano, dove sanno solamente che dovranno alzarsi presto, molto presto, per sostenere ore di cammino ed evitare il sole infuocato di fine luglio nella campagna toscana.
Quarantacinque tra ragazzi ed educatori, pronti a percorrere un pezzo di Francigena, da Siena fino a Lucca, per contemplare il Volto Santo del Crocifisso, fonte di grazie e di miracoli nei secoli.
Portano nello zaino, oltre alle maglie tecniche, leggere, tutte le loro aspettative, la curiosità, la ricerca di senso di questa generazione.
Una generazione che cerca il Tuo Volto, ma che spesso non sa dove e come trovarlo.
Insieme ad altri undici educatori ho avuto la Grazia di accompagnarli, perché il Volto si cerca ad ogni età, e il cammino è uguale per tutti, perché unica è la mèta. Passo dopo passo, abbiamo camminato tutti insieme in silenzio, nelle notti miti e calde, dopo aver riposato poche ore a terra, come faceva san Francesco, sotto le stelle o in grandi stanzoni, in monasteri, canoniche, prati illuminati dalla luna amica e dal frinire delle cicale. La sveglia, alle tre o alle quattro del mattino, sembrava all’inizio una tortura, venendo dal mondo. Poi è diventata una chiamata amica, insieme al silenzio, lungo, che passo dopo passo ci ha accompagnato nel buio che precedeva meravigliose albe.
E abbiamo scoperto la bellezza della strada, della preghiera insieme, dell’aiutare chi restava indietro per farlo passare avanti, a dare il passo a tutti gli altri.
E le borracce, l’acqua da condividere e da saper usare con buon senso, le piccole soste per ricaricarci. La generosità dei più forti che portavano lo zaino di chi, dopo un po’ di chilometri, non riusciva più e voleva mollare.
Le chiacchiere lungo il cammino, meravigliosi momenti di dialogo, di consiglio, di confidenze.
I canti, ora leggeri, ora pieni di forza e di fierezza, poco prima di arrivare alla tanto ambita meta della giornata.
Don Marco e le confessioni in fondo alla fila, in uno spazio e in un tempo senza confini, che hanno rigenerato i nostri cuori.
L’arrivo in luoghi meravigliosi, da san Gimignano a san Miniato, ricchi di storia e di Bellezza che si fonde perfettamente con quella della campagna circostante. Abbiamo imparato a stupirci di nuovo dell’incanto della Toscana, terra percorsa da grandi santi come Francesco, Caterina, Bernardino, nostre guide nel pellegrinaggio.
E all’arrivo, stanchi e sporchi ma felici, le belle Messe tutti insieme, le brevi meditazioni su Gesù, per conoscerlo sempre meglio e accoglierlo nella nostra anima, sempre più amico e fratello.
I momenti di riflessione, i giochi, le risate e, la sera, recitare insieme Compieta, e il canto per dire grazie a Gesù della nuova tappa percorsa, per avvicinarci a Lui sempre di più.
Insieme al sudore, ai dolori, e alle vesciche, quante carezze ricevute!
Ad Altopascio una famiglia ci ha aperto la sua casa, mettendoci a disposizione la piscina, la lavatrice, il verde degli ulivi per riposare e cenare in un momento di perfetta letizia. Lì, sono certa, tutti ci siamo chiesti se anche noi, che ci diciamo cristiani, saremmo stati tanto generosi con degli sconosciuti.
La strada, le salite, le piccole piaghe, ci hanno cambiati.
E finalmente, dopo 147 chilometri, l’entrata carica di gioia in Lucca.
Tutti insieme, i più deboli sostenuti dai più forti, la bandiera di Alleanza, il canto liberante di chi sta conquistando la meta e sta davvero cominciando a scoprire il Volto di Gesù.
E noi lo abbiamo trovato, nel Duomo di Lucca davanti al Crocefisso miracoloso, ma più ancora, negli occhi di chi ci è stato accanto.
Di chi incontreremo tornando a casa.
“Alzo gli occhi verso i monti, da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto Cielo e terra” (salmo 121)
Mercoledì, 14 agosto 2024