Di Giulio Meotti del 27/06/2023
Roma. Avvertimento censorio per le opere di Ernest Hemingway. E’ tale ormai la preoccupazione degli editori per “il suo “linguaggio” e “i suoi atteggiamenti” – rivela il Telegraph – che i romanzi e i racconti dello scrittore, premio Nobel per la Letteratura, sono stati ristampati da Penguin Random House con un ammonimento. Gli aspiranti lettori di Hemingway sono ora avvertiti delle “rappresentazioni culturali” del romanziere. La censura morale e preventiva di “Fiesta” – considerato tra i capolavori del XX secolo – afferma che gli editori hanno deciso di non censurare il libro, ma che ciò non costituisce un “avallo” dei pregiudizi di Hemingway. “Questo libro è stato pubblicato nel 1926 e riflette gli atteggiamenti del suo tempo”, si legge. “La decisione dell’editore di presentarlo così come è stato originariamente pubblicato – prosegue l’avvertenza – non è intesa come un’approvazione delle rappresentazioni culturali o del linguaggio qui contenute”.
Il romanzo, basato su uno dei viaggi di Hemingway in Spagna, esplora la sessualità, la violenza ed esprime la visione della mascolinità dell’autore. Un anno fa “Il vecchio e il mare” di Hemingway era finito sotto censura nelle università britanniche per evitare di turbare gli studenti universitari attraverso un trigger warning.
Il professor Richard Bradford, autore della biografia di Hemingway del 2018 “The Man Who Was not There”, ha dichiarato al Telegraph: “I commenti dell’editore sarebbero esilaranti, se non fossero anche allarmanti. Sarebbe comprensibile se avessero pubblicato una nuova traduzione del ‘Mein Kampf’, ma in questo caso i commenti sembrano implicare che, poiché è un classico letterario, dopo aver fatto un respiro profondo sono disposti e a limitarsi ad avvertire i lettori con sensibilità delicate che qualcosa in esso potrebbe turbarli. Questo è l’equivalente verbale delle foto di polmoni colpiti dal cancro che ora decorano i pacchetti di sigarette. Gli editori e l’establishment letterario nel suo insieme ora sembrano essere animati da un misto di stupidità e prepotenza riguardo a ciò che i lettori dovrebbero essere autorizzati a pensare”.
Per gli editori, stampare avvisi nei romanzi che ritengono possano essere offensivi o sconvolgenti è una pratica nuova e dilagante: recentemente è stata applicata a “Via col vento” e, da Penguin, anche ai romanzi leggeri di P.G. Wodehouse. I testi di altri titoli famosi – come la serie di James Bond di Ian Fleming, i gialli di Agatha Christie, “Charlie e la fabbrica di cioccolato” e altri libri di Roald Dahl – sono stati modificati per rimuovere passaggi potenzialmente offensivi. Quanto aspetteranno a mettere un avviso anche a “Meridiano di sangue” di Cormac McCarthy, dove il vecchio eremita dice al ragazzo: “Ci sono quattro cose che possono distruggere il mondo: le donne, il whisky, i soldi e i negri”.
Nei giorni scorsi anche al celebre romanzo di Nancy Mitford, “The Pursuit of Love”, è stata aggiunta un’avvertenza: nelle prime pagine della nuova edizione, Penguin ha pubblicato una nota di ammonimento. Si dice agli aspiranti lettori che il libro di Mitford contiene “pregiudizi che erano comuni nella società britannica” quando fu scritto 80 anni fa, denunciandoli come “sbagliati allora” e “sbagliati oggi”. Come i roghi di libri, sbagliati allora sotto i nazisti, sbagliati oggi sotto i politicamente corretti.