• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Libertà religiosa
    • Occidente
    • Politica internazionale
    • Famiglia
      • Matrimonio
      • Divorzio
      • Family day
      • Unioni civili
      • Omosessualità
    • Educazione
    • Vita
      • Aborto
      • Droga
      • Fine vita
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Archivio film
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • Spigolature
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
    • Ora di adorazione
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Dalla stampa / “L’arco integralista insanguina il Sahel”

“L’arco integralista insanguina il Sahel”

16 Maggio 2019 - Autore: Alleanza Cattolica

Da Avvenire del 15/05/2019. Foto da it.clonline.org

I continui attentati contro i cristiani in Africa rappresentano un ulteriore elemento di preoccupazione sul futuro, già cupo, della vasta area che si estende dall’Atlantico al Corno d’Africa.

Il rischio – paventato più volte negli anni scorsi – della costituzione di un grande «arco integralista» che si estende dalla Somalia alla Mauritania è ormai una realtà. Alla luce del recente crollo del quadrante siro-iracheno del Daesh e della vecchia rivalità tra questi e i suoi rivali di al-Qaeda, si potrebbe semmai parlare di un obiettivo comune tra i vari gruppi: i cristiani. Colpire le parrocchie o i luoghi frequentati da occidentali diventa un modo di marcare il proprio territorio. Lo abbiamo vistonegli anni scorsi nei sanguinosi attentati con presa di ostaggi che hanno colpito il centro commerciale di Nairobi e diversi alberghi del Mali (il Byblos di Sevarè e il Radisson Blu di Bamako) o del Burkina (Splendid di Ouagadougou). Le statistiche parlano chiaro: il numero degli attentati compiuti dai vari gruppi jihadisti africani sono triplicati tra il 2010 e il 2017, mentre il numero dei Paesi africani coinvolti nella violenza radicale, secondo l’Africa Centre for Strategic Studies, è più che raddoppiato passando a 12 Paesi. Il Niger, ad esempio, è preso a tenaglia tra il Boko Haram, a sudest, e i jihadisti di ogni sigla, a nordovest. È nella capitale Niamey che francesi e americani hanno installato i loro drone anti jihadisti. In cambio, il Niger ha raccolto nel dicembre 2017 i dividendi di questa politica: 32 miliardi di dollari in progetti di finanziamento. È arduo districarsi tra le diverse sigle che operano nell’area. Nel “Sahelistan” rimane prevalente lacoalizione filo-qaedista del Gruppo di sostegno all’islam e ai musulmani (Gsim), ma si fa strada anche il Daesh attraverso il gruppo “Stato islamico nel Grande Sahara”, guidato da Adnan Abu Walid al-Sahrawi, già capo del Mujao.

Come per ingarbugliare il quadro, si contano anche gruppi islamici animati da sentimenti etnici, come quelli che nascono tra la popolazione Peul, distribuita tra una ventina di Stati africani. Queste tre anime del jihadismo africano non solo hanno spiazzato il sufismo che caratterizzava, fino a pochi anni fa, l’islam africano, ma rischiano di espandersi a nuovi Paesi del continente, finora risparmiati dalla violenza di matrice islamica. Un segnale preoccupante in tal senso è la nascita, un mese fa, di una wilaya del Daesh nell’Africa Centrale, con epicentro nella Repubblica democratica del Congo.

* campi obbligatori
Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla Privacy per avere maggiori informazioni.

Controlla la tua posta in entrata o la cartella spam adesso per confermare la tua iscrizione.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra) LinkedIn
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp

Correlati

Archiviato in:Dalla stampa

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Privacy Policy

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • WhatsApp
  • YouTube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2025 Alleanza Cattolica · Accedi