A Buellton, in California, dal 16 al 19 maggio 1991, convegno internazionale promosso dal CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni, con la partecipazione di relatori altamente qualificati.
Dal 16 al 19 maggio 1991 si è tenuto presso il Solvang Holiday Inn Resort di Buellton, in California, il quinto seminario internazionale del CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni, organizzato in collaborazione con l’Institute for the Study of American Religion associato alla sede di Santa Barbara dell’Università della California. Il CESNUR. Per la prima volta il seminario del CESNUR — che è presieduto da S. E. mons. Giuseppe Casale, arcivescovo di Foggia-Bovino, ed è stato promosso, con altri, da militanti di Alleanza Cattolica, fra i quali il dottor Massimo Introvigne, che ne è direttore — è svolto sul continente americano, e per la prima volta è stata indirizzata alle maggiori università di tutti i continenti una call for papers, invitando tutti gli atenei a sottoporre proposte di relazioni e comunicazioni. Ne è risultata una maggiore ricchezza di prospettive rispetto ai seminari precedenti — ben trentasette relazioni e comunicazioni sono state presentate nelle due giornate a porte chiuse, riservate agli studiosi, del 16 e del 17 maggio — e anche una grande varietà di punti di vista. La traccia del seminario è stata indicata da quattro relazioni-quadro, svolte da esponenti del comitato scientifico internazionale del CESNUR: quella introduttiva del dottor Massimo Introvigne, Le nuove religioni in prospettiva internazionale, che ha fatto il punto sulla varietà di temi oggetto delle indagini del CESNUR anche alla luce delle indicazioni del Concistoro; quelle del professor J. Gordon Melton, dell’Università della California, La ricettività dell’Europa ai nuovi movimenti religiosi, che ha presentato un’ampia e pluriennale indagine curata dal suo Istituto per paragonare i dati sulle nuove religioni dell’Europa con quelli degli Stati Uniti, e della professoressa Eileen Barker, della London School of Economics, Da qui, dove andiamo?, che ha indicato i futuri temi di cui il CESNUR sarà chiamato a occuparsi; infine, la relazione conclusiva di mons. Giuseppe Casale La Chiesa cattolica e la sfida dei nuovi movimenti religiosi — letta dal dottor Massimo Introvigne in assenza del presule, impossibilitato a intervenire —, che ha applicato la categoria della “sfida” ai rapporti fra Chiesa e nuova religiosità ricordando i pronunciamenti recenti del Magistero cattolico in materia.
È impossibile riassumere — o anche solo citare — tutti i contributi presentati: a puro titolo esemplificativo menzioniamo quelli di don Joachim Müller, responsabile del gruppo di studio sulle nuove religioni promosso dalla Conferenza Episcopale Svizzera, sulle nuove rivelazioni in Svizzera; del professor Benjamin Beit-Hallahmi, dell’Università di Haifa, in Israele, sulle nuove religioni e sul movimento anti-culti in Israele; del professor Robert Ellwood, della University of Southern California, sulle vicende dell’ordine magico della Golden Dawn in Nuova Zelanda, un paese divenuto a un certo punto di importanza fondamentale per questo movimento magico; del professor Susumu Shimazoo, dell’Università di Tokyo, sulla nuova religiosità in Giappone; dei professori Charles Harpster e Bryan F. LeBeau, della Creighton University di Omaha, nel Nebraska, sui processi di adattamento delle nuove religioni marginali negli Stati Uniti; del professor Peter Clarke, dell’Università di Londra, sulle nuove religioni giapponesi in Brasile; della professoressa Catherine Cornille, dell’Università di Lovanio, sul movimento giapponese Sukyo Mahikari nell’Europa Settentrionale; della professoressa Cecilia Gatto Trocchi, dell’Università di Perugia, sull’influenza dell’eredità rinascimentale sui nuovi movimenti magici italiani; dell’avvocato Michael W. Homer, storico e giurista a Salt Lake City, nello Utah, sulle attività “contro le sette”, ma in realtà contro la religione in genere, dello scrittore americano Mark Twain; del dottor Jaime García Narro, di Monterrey, in Messico, sulle attività svolte in questo paese dal movimento Fé y Patria al servizio di una pastorale cattolica nel settore delle nuove religioni.
Il seminario ha dato anche l’occasione agli studiosi — sempre a porte chiuse — di rivolgere domande rispettivamente a Priscilla Coates, ex presidente del CAN, il Cult Awarness Network, “Movimento per la consapevolezza nei confronti dei culti”, uno dei più aggressivi e discussi movimenti anti-sette degli Stati Uniti — e probabilmente del mondo — e a Heber Jentzsch, presidente della Chiesa di Scientology International, a sua volta certamente uno dei gruppi più discussi della “nuova religiosità”. Non privo — come ci si poteva attendere — di qualche momento acceso, questo confronto è stato accolto positivamente dagli studiosi, che si sono visti offrire — già organizzata — l’occasione per un tipo di “intervista” normalmente concessa con fatica agli accademici da dirigenti di gruppi piuttosto chiusi, mentre le sedute a porte chiuse — di cui non si prevede la pubblicazione dei resoconti — hanno consentito di evitare equivoci.
Nella giornata del 18 maggio il pubblico — composto in gran parte da esponenti e pastori di gruppi cattolici e protestanti californiani, e da studenti dell’Università della California — è stato ammesso a seguire un seminario-tipo che si è posto come modello per possibili attività informative del CESNUR negli Stati Uniti, con presentazioni da parte del dottor Massimo Introvigne, della professoressa Eileen Barker, del professor J. Gordon Melton e di altri accademici, e con conclusioni di padre John Saliba S.J., dell’Università di Detroit, e del professor Johannes Aagaard, del Dialog Center di Aarhus, in Danimarca, su una valutazione teologica del fenomeno delle nuove religioni nella riflessione rispettivamente della Chiesa cattolica e delle comunità protestanti in dialogo ecumenico con Roma.
Il 19 maggio i partecipanti al seminario hanno potuto prendere parte a un’escursione nella cittadina californiana di Ojai, culla — per diverse ragioni — di una serie di movimenti magici di ispirazione teosofica e neo-induista.
Al seminario hanno partecipato, fra gli altri, la dottoressa Teresa Gonçalves, delegata per i problemi dei nuovi movimenti religiosi del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso, e padre Frans Damen C.P., responsabile del Segretariato Nazionale per l’Ecumenismo e la Non Credenza della Conferenza Episcopale Boliviana.