Con i profili dei principali protagonisti e con prefazione di Dario Caroniti
Il ruolo dei cattolici nella società e nella politica ad essi contemporanee è un problema sempre spinoso, come si evince dal nuovo volume sull’Opera dei Congressi, scritto da Marco Invernizzi, Reggente Nazionale di Alleanza Cattolica, e prefato dal professor Dario Caroniti.
Il testo si pone come agile ricostruzione di un pezzo di storia del movimento cattolico in Italia, pur stimolando in alcuni punti ad una ricerca più accurata e di settore su singoli aspetti poco affrontati. Il volume si divide in otto capitoli e tre appendici. Dopo un inquadramento della situazione dei cattolici italiani a seguito del Risorgimento, l’autore analizza i primi tentativi di organizzazione associativa, prodromici alla fondazione dell’Opera dei Congressi, tra cui la Società della Gioventù Cattolica.
L’Opera si configurerà invece come un’associazione di associazioni, volendo riunire e coordinare tutte le realtà sociali istituite dal mondo cattolico – banche, scuole, casse rurali, associazioni di buona stampa, giornali, circoli universitari, società operaie e così via. Il testo dal quarto capitolo inizia una descrizione degli eventi sotto le diverse Presidenze dell’Opera, partendo da quella di Giovanni Acquaderni (già fondatore della succitata Gioventù Cattolica), con la strutturazione dei primi Congressi nazionali e la formazione di un Comitato permanente adibito alla loro organizzazione annuale.
Il quinto capitolo si sofferma sui primi germi di divisione interni al movimento, sotto la Presidenza di Scipione Salviati, con due linee contrapposte tra chi difende la natura di associazione di associazioni dell’Opera, come Acquaderni (che si dimette a causa di tali contrasti), e chi, come il futuro Presidente Giovanni Battista Paganuzzi, vede la sua organizzazione più accentrata ed unitaria. Il sesto capitolo analizza la Presidenza di Marcellino Venturoli durante la quale l’Opera riorganizza la propria attività nel Comitato permanente, dividendolo in cinque sezioni, tra cui spicca il II Gruppo al cui interno, sotto impulso dei cosiddetti cristiano-sociali come Stanislao Medolago Albani e il beato Giuseppe Toniolo, si mette a tema la questione sociale di quegli anni e si prova ad organizzare un’adeguata risposta ad essa.
Il settimo capitolo analizza la lunga Presidenza Paganuzzi, con la quale l’Opera dei Congressi vive una decisa espansione sul territorio italiano, ma contemporaneamente vede crescere le divisioni interne, soprattutto a seguito della diffusione dei gruppi democratico-cristiani di don Romolo Murri, che tentano la scalata ai vertici del movimento. Nonostante lo sforzo della Santa Sede e dei cristiano-sociali di recuperare e tenere nell’Opera i murriani, la polemica e la problematicità dottrinale di questi ultimi, unitamente alla repressione del movimento cattolico nel 1898 per mano del governo italiano che lo indebolisce in modo significativo, finiscono però per sfibrare l’Opera che viene infine sciolta nel 1904 dalla Santa Sede, dopo appena due anni di Presidenza di Giovanni Grosoli, descritta nel capitolo ottavo.
Il volume si conclude con una prima e lunga appendice in cui si delineano le biografie dei principali protagonisti del movimento cattolico, una seconda appendice che elenca i Congressi svolti dall’Opera ed una terza che pubblica integralmente gli statuti di quest’ultima.
Categoria: Saggio
Autore: Marco Invernizzi
Pagine: 283 pp
Prezzo: € 21.90
Anni: 2022
Editore: D’Ettoris, Crotone
ISBN : 978-88-9328-124-9