Il rinascimento latino-americano contemporaneo in un ritratto iperrealista dell’arcangelo vittorioso
di Marinellys Tremamunno
La straordinaria opera San Michele Arcangelo dell’artista guatemalteco Christian Escobar, conosciuto come “Chrispapita”, è in esposizione presso la Cattedrale Metropolitana di Santiago di Guatemala. Questo capolavoro, realizzato in acrilico su tela e di dimensioni imponenti (2 metri per 1,82 metri), rappresenta una notevole conquista nell’ambito dell’iperrealismo contemporaneo, poiché incarna con maestria e devozione la figura del patrono e protettore della Cattedrale, senza perdere la solennità tipica dell’arte sacra classica.
Christian Escobar, nato a Città del Guatemala nel 1982 ma di origine italiana, emerge con quest’opera come una delle principali promesse dell’arte sacra nel Paese. Formatosi da autodidatta e con una solida padronanza del chiaroscuro, tecnica che richiama il Barocco italiano, Escobar coniuga temi contemporanei con uno stile che affascina per precisione e resa realistica di emozioni e simboli spirituali.
In San Michele Arcangelo Escobar raffigura una scena di intensa drammaticità, in cui l’arcangelo, esausto ma vittorioso, ha appena sconfitto Satana. L’approccio iperrealista dell’opera consente ai visitatori di cogliere dettagli vividi e realistici, come la stanchezza e il sudore sul volto di Michele, esprimendo al contempo la forza umana e spirituale dell’arcangelo: un segno distintivo dell’abilità artistica di Escobar.
La presentazione ufficiale è avvenuta domenica 27 ottobre, sotto la guida dell’architetto María Sánchez, che nel suo discorso ha definito la tela di Escobar «un’opera figurativa di grandi dimensioni e profondo simbolismo spirituale, eseguita con estrema attenzione e maestria». Sánchez ha evidenziato la particolare dualità trasmessa dall’arcangelo, nel quale convivono «forza e pace, autorità e benevolenza», irradiando un senso di «protezione divina». Per Sánchez, l’opera invita il pubblico a distaccarsi dal frastuono quotidiano, per avvicinarsi a un’esperienza di introspezione e trascendenza.
Lo stesso Christian Escobar ha spiegato di voler trasmettere, con questa opera, un messaggio di speranza e vittoria spirituale: «San Michele Arcangelo rappresenta la vittoria della luce sulle tenebre, della virtù sull’ego. Il mio desiderio è che possiamo essere luce in questo mondo, specialmente in questi tempi di oscurità». Il parroco della Cattedrale Metropolitana, padre José Luis Colmenares, ha sottolineato che l’opera è «un invito alla preghiera e alla riflessione, che ben si inserisce in questo tempo di grandi difficoltà. Michele è un simbolo della supremazia di Dio, della sua trascendenza e del suo potere».
L’opera San Michele Arcangelo sarà visitabile gratuitamente fino al 5 gennaio, offrendo ai visitatori della Cattedrale Metropolitana di Santiago di Guatemala un’esperienza unica, in cui l’omaggio alla figura di San Michele si unisce alla celebrazione del rinascimento dell’arte sacra latino-americana attraverso il talento di “Chrispapita”.
Mercoledì, 13 novembre 2024
Dettagli della mostra:
- Opera: San Michele Arcangelo
- Artista: Christian Escobar (Chrispapita)
- Tecnica: Acrilico su tela
- Dimensioni: 2 metri x 1,82 metri
- Luogo: Cattedrale Metropolitana di Santiago di Guatemala
- Periodo di esposizione: 27 ottobre 2024 – 5 gennaio 2025
- Ingresso: Gratuito