Per una critica teologica a Transumanesimo e Post-umano
La crisi antropologica, tipica del contesto culturale occidentale, si può definire come una fatica ad avere una visione dell’uomo fondata sul realismo, quella che la tradizione classica e cristiana ha sintetizzato nella nozione di persona umana. Che l’uomo è persona vuol dire che è un essere razionale, relazionale e ad immagine e somiglianza con Dio.
In conseguenza del processo di scristianizzazione, si è assistiti – nella modernità – a varie forme di riduzionismo antropologico che hanno rivoluzionato la visione personalista, fino a disperdere il senso dell’umano. La punta avanzata della rivoluzione antropologica, che si sposa con l’orizzonte postmoderno, oggi si chiama transumanesimo. Esso sostiene «come gli esseri umani possano a breve aumentare le proprie capacità fisiche e cognitive eliminando dalla condizione umana tutti quegli aspetti che sono ritenuti indesiderabili o fallimentari […] e tutto questo con l’ausilio delle innovazioni tecnologiche emergenti, come quelle dell’ingegneria genetica sull’uomo, dell’intelligenza artificiale, degli usi avanzati dei computer e delle comunicazioni, delle nanotecnologie, della neurofarmacologia, della bionica, della clonazione e persino della crionica» (p. 12).
Il transumanesimo si nutre di un retroterra filosofico materialista, utilitarista e pragmatista e interpreta il processo evoluzionistico in maniera intenzionale, ossia vuole potenziare, tramite l’ingegno umano, l’uomo fino al renderlo immortale e per far ciò deve operare la sostituzione non solo del suo organismo, ma anche della coscienza – ridotta a dati – attraverso strumenti forniti dalla tecnica.
Alla fine, dunque, si ipotizza «il passaggio dall’ homo sapiens all’ homo techno-sapiens»(p.13). In altri termini, non più l’uomo ma il post-umano, il cyborg, sarà il punto d’arrivo dell’evoluzione guidata dalla tecnoscienza.
L’Autore del testo, in undici brevi capitoli, spiega con chiarezza la dottrina del transumanesimo, con tutte le sue varianti, facendo emergere la polarità con la visione cristiana e soprattutto – qualora si dia corso ad una tale prospettiva – la plausibilità dell’abolizione dell’umano: «ogni qualvolta l’uomo ha tentato di scalare il cielo, o ha preteso di sostituirsi a Dio, di fatto si è trovato isolato e separato da colui che voleva raggiungere o soppiantare, ne ha distorto e reso incomprensibile il messaggio d’amore, si è lasciato tentare di racchiudere nell’immanenza ciò che per eccellenza è trascendente» (p.119).
Consigliato per chi vuole studiare alcuni aspetti parossistici della rivoluzione antropologica
Categoria: Saggio
Autore: Tiziano Tosolini
Pagine: 128 pp
Prezzo: € 12,00
Anno: 2015
Editore: Edizione Dehoniane Bologna, Bologna
EAN: 9788810558454