Da AsiaNews del 19/12/2
Roma (AsiaNews) – Il Natale di quest’anno è diverso da quello del passato perché “le autorità ufficiali hanno creato una crescente atmosfera politica di tensione”: è quanto dice un sacerdote cinese ad AsiaNews, raccontando il modo in cui la sua comunità si prepara alle feste imminenti. Il divieto di entrare in chiesa per i giovani al di sotto dei 18 anni; il divieto di compiere attività religiose al di fuori degli edifici registrati spinge i cattolici cinesi a trovare nuove vie per celebrare l’Avvento e il Natale, evangelizzando e comunicando alla società la gioia per la nascita del Redentore. Presentiamo qui una prima serie di testimonianze giunteci in questi giorni dalla Cina. Quelle che pubblichiamo oggi provengono tutte dal Nord del Paese.
Il S. Natale di quest’anno non è come quello nel passato. Le autorità ufficiali hanno creato una crescente atmosfera politica di tensione. Per evitare grattacapi inutili, la parrocchia ha abolito il party artistico natalizio serale, trasformandolo in un incontro di preghiera e di evangelizzazione. Prima dell’Eucaristia della vigilia di Natale, la parrocchia provvede a ciascun fedele una scodella di zuppa di agnello con panini speciali in modo da allietare l’atmosfera. Poi si prega, si canta, si ascolta la Parola di Dio e poi si celebra l’Eucaristia della notte. Dal momento che le autorità non permettono ai ragazzi sotto i 18 anni di partecipare all’Eucaristia, la parrocchia provvede loro un locale nel cortile della chiesa dove sono intrattenuti e curati da responsabili. Alla fine dell’Eucaristia, il sacerdote va a benedirli. La parrocchia ha anche abolito la tradizione di girare nel villaggio a distribuire “frutta di pace”(un pacchetto di mele) a non cristiani. Le cerimonie liturgiche si svolgono in modo regolare, anche se le autorità civili mandano guardie a sovrintendere e controllare. Il battesimo dei bambini è spostato alla sera della vigilia, mentre quello degli adulti lo si svolge nella messa del mattino della festa.
Don Pietro
Qui da noi, la maggioranza dei fedeli sono nuovi e per vari ragioni non frequentano la chiesa: alcuni non hanno fatto un buon catecumenato prima del battesimo; altri hanno chiesto il battesimo senza la giusta motivazione, o si sono allontanati a causa della secolarizzazione. Per questo, prima dell’Avvento, per due settimane insieme con due capi della comunità ho visitato queste famiglie per esortare e incoraggiare tutti a riprendere la vita di fede.
Durante l’Avvento, abbiamo di nuovo stimolato i fedeli: ho spinto padrini o madrine ad andare a casa dei loro figliocci di battesimo per esortarli a venire in chiesa, a rinnovare il pentimento e recitare ogni giorno il Santo Rosario in casa. In questa settimana si vedono già dei buoni risultati: un buon numero di fedeli che frequentano di rado la chiesa sono venuti per la confessione.
Ogni sera i membri del coro si radunano a praticare i canti di Natale e dell’Epifania. Nella terza settimana di Avvento, ogni pomeriggio con i capi della comunità faccio visita ai fedeli anziani e indisposti che non possono venire in chiesa per la Messa per ascoltare le loro confessioni, portare loro l’Eucaristia, amministrare l’Olio degli infermi.
Per i bambini della parrocchia, per il coro, l’associazione dei lettori e dei chierichetti, ho preparato un piccolo regalo di Natale.
Queste sono alcune iniziative fra le più importanti e significative. Inoltre nelle prediche quotidiane e soprattutto in quelle domenicali, esorto i fedeli a preparare nel cuore una culla pulita per la venuta del Salvatore.
Don Gioacchino
Ogni anno dopo la terza Domenica di Avvento, i fedeli iniziano la Novena del S. Natale per attendere in preghiera il Salvatore. Il parroco ha invitato due suore ad aiutare la parrocchia per la preparazione al Natale. Dopo l’arrivo delle suore, con l’aiuto del capo laico della comunità, si preparano le cerimonie natalizie e si decora la chiesa. Il 24 dicembre è la vigilia di Natale: dalle 7 alle 9 si svolge il party serale natalizio con rappresentazioni a cui partecipano anziani, giovani e bambini. Vi sono canti, danze, recitazioni, dialoghi a due e monologhi accompagnati da musica, ecc. in modo da creare l’atmosfera della gioia natalizia. Alle 11.30 di notte, si dà il benvenuto a Gesù Bambino e si inizia la processione verso la chiesa con lo scoppio di mortaretti e con la banda in prima linea, seguita dal coro, dal gruppo dei chierichetti, dal sacerdote, da Gesù Bambino, e infine dai fedeli con candele in mano, mentre si suona, si canta e si prega. Dopo aver fatto così il giro del villaggio si entra nella chiesa per la celebrazione eucaristica. Alle 5 del mattino del 25 dicembre, si celebra la Messa dell’alba; alle 9 quella del giorno di Natale.
Don Zhengping
Foto da articolo