• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Famiglia
      • Educazione
      • Matrimonio
      • Family day
    • Aborto
    • Divorzio
    • Droga
    • Fine vita
    • Omosessualità
    • Unioni civili
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno – Don Piero
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Dalla stampa / “Non era necessario adeguarsi alla sentenza costituzionale”

“Non era necessario adeguarsi alla sentenza costituzionale”

21 Febbraio 2020 - Autore: Alleanza Cattolica

Da Avvenire del 20/02/2020

«Il medico, anche su richiesta del malato, non deve effettuare né favorire trattamenti finalizzati a provocarne la morte». È scritto senza giri di parole l’articolo 17 del Codice di deontologia medica, chiosato il 6 febbraio con voto unanime dal Consiglio nazionale della Fnomceo – la federazione che raccoglie la rete provinciale degli ordini professionali – per affermare che «non sarà punibile dal punto di vista disciplinare, dopo attenta valutazione del singolo caso, il medico che liberamente sceglie di agevolare il suicidio, ove ricorrano le condizioni poste dalla Corte costituzionale» nella sua recente sentenza 242 sul caso Cappato-dj Fabo. Ma se il Codice vieta e i nuovi «indirizzi applicativi» consentono – sebbene a precise condizioni – qual è il principio che prevale? Una domanda lancinante per tre associazioni – Centro studi Rosario Livatino, Forum delle Associazioni socio sanitarie e Movimento per la Vita italiano – che hanno affidato a un’accorata nota la loro «preoccupazione». Se «la scelta di completo adeguamento alla sentenza non era per l’Ordine obbligata né necessaria – premette il testo – ci chiediamo come si concili un Codice deontologico così modificato alle ancora vigenti disposizioni della legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale, che definisce quest’ultimo ‘il complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento e al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione’». Si è venuto a creare un vero «paradosso» con «una norma deontologica che tutela il paziente meno rispetto a una norma di legge positiva». Per le tre realtà associative «sorprende» che la Fnomceo vada «in controtendenza rispetto all’autonomia della professione»: infatti la stessa sentenza costituzionale «non fissa l’obbligo per il medico di assecondare l’intenzione suicidaria, e anzi ricorda che costui continua ad avere come faro esclusivo la propria ‘coscienza’». La legge sul biotestamento, per la quale «il paziente non può esigere trattamenti sanitari contrari alla deontologia professionale», e la sentenza 242, col suo richiamo alla «coscienza del singolo medico», concorrono nel dimostrare che «le regole della disciplina medica hanno un loro peso e non sono in tutto subordinate a quelle della legge dello Stato». Inevitabile chiedersi «perché allora cambiarle, o integrarle, riprendendo la lettera – controversa e opinabile – della sentenza 242». Mpv, Forum sociosanitario e Livatino contestano sia la «visione statalistica del diritto» che li avrebbe ispirati «negando rilievo all’autonomia dei gruppi sociali, fra i quali gli Ordini professionali», sia l’affermazione di una sorta di «’etica di Stato’, con la subordinazione a quest’ultimo di quella coscienza che chiama in causa la professionalità e l’autonomia del medico». Conseguenza di questi rilievi è l’auspicio di «un opportuno ripensamento», chiedendo «la non archiviazione di un dibattito sull’etica della professione sanitaria, oggi ancora più importante». Infatti «non può essere una legge dello Stato o una sentenza della Consulta a stabilire che cos’è la professione medica, prescindendo dalle norme di tradizione plurimillenaria che l’Ordine ha maturato». Di più: «L’invocato ‘raccordo’ tra norme deontologiche e norme giuridiche non può giungere a violare l’essenza costitutiva della professione medica: tutela della vita e della salute, sollievo dalla sofferenza».

Foto da articolo

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Archiviato in:Dalla stampa

Info Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica è un’associazione di laici cattolici che si propone lo studio e la diffusione della dottrina sociale della Chiesa.

Il motto dell’associazione è “Ad maiorem Dei gloriam et socialem”, “Per la maggior gloria di Dio anche sociale”.

Lo stemma di Alleanza Cattolica è costituito da un’aquila nera con un cuore rosso sormontato dalla croce. L’aquila è l’animale simbolico dell’apostolo san Giovanni e testimonia la volontà di essere figli di Maria, come l’Apostolo prediletto che ha riposato sul Cuore di Gesù. Circa il cuore, dice Pio XII che “è […] nostro vivissimo desiderio che quanti si gloriano del nome di cristiani e intrepidamente combattono per stabilire il regno di Cristo nel mondo, stimino l’omaggio di devozione al Cuore di Gesù come vessillo di unità, di salvezza e di pace”. Circa la croce sul cuore, cfr. il Cantico dei Cantici (8, 6): “ponimi come sigillo sul tuo cuore”.

Footer

Alleanza Cattolica

via del Teatro Valle 51, 00186 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2021 Alleanza Cattolica · Accedi