Massimo Martinucci, Cristianità n. 416 (2022)
Giovanni Cantoni (1938-2020) soleva dire che il santo ha, fra le sue caratteristiche, quella di essere una persona che non si distrae, che è sempre concentrato, che non perde mai di vista il fine ultimo. Ho sempre potuto riscontrare ciò, sia nelle occasioni pubbliche sia nei colloqui privati, nel cardinale Carlo Caffarra (1938-2017). Durante il suo mandato sulla cattedra episcopale di Ferrara-Comacchio, dal 1995 al 2003, l’allora vicario generale dell’arcidiocesi, mons. Giulio Zerbini (1925-2001), un giorno con tono ammirato mi disse che per argomentare i suoi discorsi e le sue omelie l’arcivescovo «appende un rampino in Cielo, e con quel saldo appiglio si tira su…».
Molti anni dopo, già arcivescovo emerito di Bologna, partecipando a una commemorazione a un anno dalla morte del cardinale Giacomo Biffi (1928-2015), suo predecessore sulla cattedra di san Petronio, il cardinale Caffarra lo ricordò con una frase di san Gregorio Magno (540 ca.-604), riferita a san Benedetto (480 ca.-547): «Il mondo intero come raccolto in un unico raggio di luce fu posto davanti ai suoi occhi» (1). Oggi possiamo riferire queste parole senza dubbio anche a lui e a quella che certamente era la sua «chiave interpretativa di tutto, e cioè il mistero di Cristo in noi e di noi in Cristo, il Crocifisso risorto, misericordioso e regale, principio, senso ultimo e fine di ogni realtà. L’unico Salvatore di ogni uomo, ieri, oggi e sempre» (2).
Per istruire una causa di beatificazione è necessario che passino cinque anni dalla morte del «candidato». In attesa che chi ne ha la possibilità inizi l’auspicato iter, proprio a cinque anni dalla morte, avvenuta il 6 settembre 2017, proponiamo questo testo, che penso si debba leggere nella certezza che già nel 1979 mons. Caffarra sapeva «vedere con gli occhi della fede il mondo intero come raccolto, illuminato da un unico raggio di luce» (3). La sua formazione di sacerdote e di teologo non comprendeva lo studio dei maestri della Contro-Rivoluzione, ma ritengo che Moralità & progresso sociale sia una sorta di premessa teologica a ogni riflessione sulla Rivoluzione. Pur non ricalcando tutte le categorie esposte da Plinio Corrêa de Oliveira (1908-1995) nel suo fondamentale Rivoluzione e Contro-Rivoluzione (4) e prescindendo da esse proprio per porsi «a monte», il cardinale Caffarra colpisce al cuore la Rivoluzione, denunciando la radice teologica da cui nasce: il peccato.
Da questa diagnosi scaturisce la terapia che nella Conclusione viene proposta a ogni cristiano e, in special modo, a quelli che si riconoscono militanti della battaglia contro-rivoluzionaria. Vengono indicati «allora compiti essenziali, urgenti e prioritari: un nuovo impegno per la ragione (compito di costruire una solida filosofia), la ricostruzione di un’etica sociale cristiana, come capitolo dell’etica teologica, e infine, ma non dammeno, la formazione di politici, economisti, sindacalisti ecc. veramente cristiani, perché sappiano, all’interno delle varie e sempre cangianti situazioni storiche, elaborare principii di riflessione, norme di giudizio, direttive d’azione coerenti con la loro esperienza di fede».
Ripreso sulla rivista Studi Cattolici (5) e in seguito pubblicato sul sito <www.caffarra.it> (6), Moralità & progresso sociale è stato pronunciato, alla presenza di circa duecento esperti di tutta Europa, al Simposio internazionale sul tema Etica e teologia di fronte alla crisi contemporanea, tenuto all’Università di Navarra, in Spagna, nell’aprile del 1979.
Massimo Martinucci
Note:
1) Cit. in Omelia a un anno dalla morte del Cardinale Biffi, dell’11-7-2016, nel sito web <www.caffarra.it/omeliabiffi16.php> (gli indirizzi internet dell’intero articolo sono stati consultati il 12-9-2022).
2) Ibidem.
3) Ibidem.
4) Cfr. Plinio Corrêa de Oliveira, Rivoluzione e Contro-Rivoluzione. Edizione del cinquantenario (1959-2009) con materiali della «fabbrica» del testo e documenti integrativi, a cura di Giovanni Cantoni, Sugarco, Milano 2009.
5) Cfr. Carlo Caffarra, Moralità & progresso sociale, in Studi Cattolici, anno XXIII, n. 220, Milano giugno 1979, pp. 345-351.
6) Alla pagina web <http://www.caffarra.it/moralitaeprogresso79_76.php>.